La Fazi Editore pubblica in questi giorni un nuovo romanzo dello scrittore fiammingo Pieter Aspe, un autore che i lettori italiani già conoscono e apprezza per i precedenti romanzi sempre pubblicati da Fazi (Il quadrato della vendetta, Caos a Bruges, La maschera della notte e La quarta forma di Satana).

Il romanzo ora in libreria si intitola Sangue Blu (Blauw bloed, 2000) e come tutti i thriller di Pieter Aspe si svolge nella bella città di Bruges.

Come abbiamo avuto modo di leggere in precedenza il commissario Van In viene descritto come una  persona un poco malinconico,  ha un pessimo carattere, un poco  irascibile, nessun rispetto della gerarchia, un caustico senso dell’umorismo, convive con Hannelore Martens, è amante dell’arte, dei sigari, della birra e delle belle donne, ma sopratutto non ha eguali nel risolvere i casi più intricati.

E’ un personaggio veramente interessante che colpisce il lettore, vive e indaga a Bruges, città che viene descritta molto bene e il lettore leggendo i suoi romanzi  finirà per conoscerla molto bene.

Tutto inizia il giorno che Hannelore riceve una telefonata da Valentin Heydens. E’ stato il suo primo grande amore e lei si avvia all’appuntamento con il cuore trepidante.

Non sarà un appuntamento amoroso, Valentin le parla di suo padre che sta ricevendo lettere minatorie.

A notte fonda dello stesso giorno il commissario Van In deve recarsi proprio nella casa di Marcus Heydens ( il padre di Valentin) un uomo appartenente alla ricca borghesia della città e iscritto alla locale loggia massonica.

L’uomo è stato trovato impiccato nella sala della sua grande casa e il commissario Van In inizialmente archivia il caso come suicidio, nonostante nessun aspetto della vita di Marcus Heydens giustifichi un tale atto.

Le indagini rivelano una situazione complicata della vita della vittima e le complicazioni crescono quando Van In “scopre” che Hannelore si è vista con il figlio della vittima e da qui incomprensioni che minacciano il rapporto tra i due con la donna che deve mediare tra la gelosia del compagno e la forte attrazione che continua ad avere verso Valentin.

Grazie all’aiuto del fedele brigadiere Guido Versavel, il commissario “rientrerà” nei giusti binari e l’indagine lo porterà a scoprire una verità ben nascosta.

Nota interessante:

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l'incantevole Bruges, protagonista dei romanzi di Pieter Aspe.

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l’autore:

Pieter Aspe (pseudonimo di Pieter Aspeslag) è nato a Bruges nel 1953. Ex precettore, fotografo, commerciante di vini, venditore di granaglie e cereali, custode di una basilica, impiegato in un'impresa tessile e lavoratore stagionale per la polizia marittima, ha esordito come scrittore nel 1995 con Il quadrato della vendetta (Fazi Editore, 2009). In Belgio e in Olanda le inchieste del commissario Van In hanno venduto un milione e seicentomila copie: si stima che un abitante su cinque abbia acquistato almeno un libro della serie, ha riscosso un tale successo che perfino l'ente del turismo belga ne utilizza la toponomastica per promuovere la visita di Bruges. Dai romanzi di Aspe sono stati tratti undici film; dal 2003 sono stati realizzati da vtm, la maggiore tv commerciale fiamminga del Belgio, cinque serie televisive.

Nel 2001 Pieter Aspe ha vinto il premio Hercule Poirot come miglior scrittore fiammingo di gialli.

Autore di 32 romanzi, ha venduto in patria oltre 2 milioni di copie.

La quarta:

Marcus Heydens, un uomo appartenente alla ricca borghesia della città e iscritto alla locale loggia massonica, viene ritrovato impiccato nel salone della sua antica ed eccentrica dimora. Il commissario Van In inizialmente archivia il caso come suicidio, nonostante nessun aspetto della vita di Marcus Heydens giustifichi un tale atto. Ma alcune lettere di minaccia al padre che il figlio della vittima, Valentin Heydens, consegna la sera stessa della tragedia ad Hannelore Martens, sua ex-fidanzata e compagna del commissario, deviano ben presto il corso delle indagini, rivelando l’esistenza di una trama ben più intricata e stratificata. La situazione viene ulteriormente complicata dalle liti e dalle incomprensioni che minacciano il rapporto tra Van In ed Hannelore, la quale deve barcamenarsi, durante tutto il romanzo, tra la gelosia del commissario e la forte attrazione che continua a legarla a Valentin. Ma poi grazie anche all’aiuto del fido brigadiere Guido Versavel, il commissario Van In tornerà sui suoi passi: avvierà una nuova indagine che lo porterà a scoprire degli inquietanti dettagli della vita privata della vittima. Ancora una volta Pieter Aspe ci regala un thriller ad alta tensione condito però dall’ironia affidata alla dinamica di attriti e riconciliazioni, di recriminazioni e complicità dei due protagonisti principali, Van In e Versavel. Gli elementi ormai ricorrenti dei romanzi di Aspe, come l’ambientazione di Bruges o la passione del commissario per la birra Duvel o ancora le paste all’uvetta che vendono nella Grand Place sono piccole chicche piacevoli da ritrovare per il lettore che aprirà un nuovo romanzo di Pieter Aspe.

Sangue blu di Pieter Aspe (Blauw bloed, 2000)

Traduzione Alessandra Liberati

Fazi Editore, pagg. 318, euro 10,00