Nato nel 1925, l’ispettore Charlie Chan regala fama immortale al suo creatore Earl Derr Biggers, e il successo cinematografico oltre che letterario ha amplificato il tutto.

In questi giorni arriva in libreria un nuovo Mammut della Newton Compton che raccoglie tutte le indagini del personaggio: I grandi romanzi gialli (n. 147).

Dalla quarta di copertina:

Earl Derr Biggers incarna lo strano ma non unico caso di un autore la cui identità è stata oscurata da quella del personaggio creato: il suo nome lascia perplessi anche i lettori di romanzi gialli, ma non quello del suo eroe, il detective di origini cinesi, trapiantato alle Hawaii, Charlie Chan. Protagonista di sei romanzi, il paffuto, imperturbabile cinese sempre squisitamente cortese godette di un grandissimo successo cinematografico, al punto di figurare in ben 49 pellicole; in 16 di queste, sotto gli occhi tirati artificiosamente a mandorla e i lunghi baffi neri spioventi, si celava la nordica fisionomia dello svedese Warner Oland. Ma perché lo scrittore volle che il suo detective avesse quelle marcate caratteristiche orientali? Molti lo criticarono, rimproverandogli di sfruttare cliché deplorevoli; la sua scelta invece ha un’origine nobile. Quelli in cui Biggers scriveva erano i tempi del “pericolo giallo”, del razzismo terrorista scatenato contro le popolazioni dell’Estremo Oriente. Biggers si oppose così a questa marea montante, creando un personaggio che scardinasse dall’immaginario dei suoi contemporanei gli stereotipi razzisti e li sostituisse con un’immagine che incarnava le virtù e i pregi del popolo cinese.

Earl Derr Biggers nacque in Ohio nel 1884, si laureò a Harvard nel 1907, fu giornalista, commediografo e critico teatrale. Morì nel 1933 per un infarto a Pasadena, in California. Oltre ai gialli con protagonista Charlie Chan, scrisse altri sei romanzi.

I grandi romanzi gialli di E. Derr Biggers (Newton Compton - I Mammut n. 147), 1104 pagine, euro 9,90 (in eBook, euro 4,99) - ISBN 978-88-541-6723-0