Torna in edicola una storica avventura di Sua Altezza Serenissima Malko Linge, la 58ª dal titolo Assedio a Budapest (Piège à Budapest, 1980), già apparsa nel 1980 in Segretissimo (n. 878) e nel 1988 in Giro del Mondo con SAS (n. 48).

Questo mese la collana mondadoriana Segretissimo SAS lo ripresenta al pubblico.

Per sapere tutto sulle pubblicazioni italiane con il personaggio di Malko Linge, arrivano in soccorso gli Archivi di Uruk.

Dalla quarta di copertina:

La giovane interprete, bruna e sensuale, ha fascino da vendere e il compagno Suslov, in visita ufficiale a Budapest, non resta insensibile. Avrà modo di pentirsi della propria leggerezza alla fine della serata, quando la Mercedes su cui viaggia verrà intercettata da due uomini, il suo autista riceverà un paio di proiettili in testa e lui stesso troverà una sgradita sorpresa sul sedile accanto a sé. Una brutta avventura per un incauto turista qualsiasi? Purtroppo Suslov è nientemeno che il ministro degli Interni sovietico, e al Cremlino la notizia del suo sequestro non viene accolta molto bene. Da Mosca accusano la CIA ed esigono un immediato rilascio, minacciando gravi conseguenze. L’Agenzia, innocente una volta tanto, promette collaborazione, ma in realtà vorrebbe mettere le mani sul politico russo. E Malko Linge è il solo agente corazzato a sufficienza per una missione così scottante sullo scacchiere della Guerra Fredda. Al Principe delle Spie l’arduo compito di evitare che sia anche l’ultima.

Ecco un estratto:

Squillò il telefono. Malko attraversò la stanza e staccò il ricevitore.

— L’autista del principe Malko Linge è arrivato — disse in tono deferente il portiere dell’Hôtel Sacher, il più antico albergo di Vienna.

— Grazie, scendiamo subito — rispose Malko.

Riagganciò e si voltò verso la giovane donna dal viso minuto, incorniciato da lunghi capelli neri, che attendeva accanto alla porta, con le mani nelle tasche della pelliccia di volpe, e una borsa da viaggio posata a terra, vicino a lei.

— Ilonka, se non vuoi perdere l’aereo dobbiamo andare. Krisantem è giù. Ci vuole una mezz’ora per arrivare all’aeroporto di Schwechat.

Malko si guardò intorno per vedere se aveva dimenticato nulla: vide solo il letto selvaggiamente disfatto, due bottiglie di Moët & Chandon vuote, una boccetta di acqua di colonia Jacques Bogart, anche quella vuota, e una bottiglia di acqua di Vichy St-Yorre.

La ragazza bruna non si mosse. Malko le si avvicinò, le posò le mani sui fianchi scostando la pelliccia e chiese sorridendo: — Non vuoi più partire?

Lei sospirò.

— Sai bene che devo farlo.

— Quando tornerai?

— Non lo so. In aprile o in maggio. Ma forse non sarò sola.

— Ma riuscirai a liberarti, no?

Si guardarono con aria complice. La ragazza alzò il viso e posò le labbra su quelle di Malko. Il casto bacio di addio si trasformò in abbraccio appassionato.

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista sas, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e de Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Assedio a Budapest di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 76), 182 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Mario Morelli