Dopo il successo del volume DK Work in Progress, presentato al Salone Internazionale Comics & Games di Lucca nel novembre 2012, quella storia viene ampliata e presentata da aprile in edicola con il titolo DK. Io so chi sono, primo speciale del 2013 della collana Il grande Diabolik.

        

DK non è Diabolik. È “altro” da lui, dal classico Re del Terrore, anche se molti aspetti li accomunano. Vive in un mondo parallelo diverso, deviato, che sta a Clerville come Clerville sta al nostro. Pochi credono alla sua esistenza, viene ritenuto un mito, una leggenda metropolitana. E per conservare quest’aura di mistero DK è pronto a uccidere senza pietà.

         

Soggetto: Mario Gomboli

Sceneggiatura: Tito Faraci

Disegni e colori: Giuseppe Palumbo 

Copertina: Giuseppe Palumbo

184 pagine, tutte a colori formato 16,5 x 21,0 cm., 4,90 euro

           

Dalla prefazione di Mario Gomboli:

Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato Diabolik se le sorelle Giussani, creandolo, avessero fatto riferimento ai fumetti americani invece che al feuilleton francese di inizio secolo scorso. O semplicemente avessero trovato modo di conciliare quelle due fonti di ispirazione.

Col passare degli anni, di tanti anni, mentre Diabolik cumulava successi su successi, consolidava la sua posizione “nell’immaginario collettivo degli italiani” (come si usa dire), evolveva nella grafica e nella psicologia, ho continuato a pensare a un’altra sua possibile realtà.

Per intenderci: una realtà che stesse a Clerville come Clerville sta alla nostra. Una realtà parallela diversa, deviata, riconducibile per qualche elemento a quella che i lettori conoscono da cinquant’anni... ma chiaramente “altra”.

Così è nato DK.

In questo suo esordio i lettori affezionati del Re del Terrore potranno riconoscere, con qualche sorpresa, i personaggi tradizionali (anche se - per scelta - non mai chiamati per nome, a cominciare dal titolare di testata) e potranno scoprire non poche “citazioni” della saga classica, più o meno mimetizzate nel nuovo contesto. Ma troveranno anche profonde differenze, nella grafica come nello stile di sceneggiatura, che - ci auguriamo - li incuriosiranno prima di scandalizzarli.

E se poi qualcuno ci accuserà di “lesa maestà”, sappia che l’abbiamo messo in conto… ma abbiamo ritenuto coerente alla storia di Diabolik e delle sue creatrici provare a praticare strade nuove in parallelo a quelle “storiche” che, comunque, continueranno a essere percorse mese dopo mese con l’albo inedito tradizionale.

Perché anche DK vuole essere uno strumento per assicurare quella “lunga vita a Diabolik” auspicata dalle sorelle Giussani.