Con un nuovo romanzo dal titolo Il viaggiatore (Du, 2010) torna in libreria lo scrittore serbo-tedesco Zoran Drvenkar di cui abbiamo avuto il piacere di leggere il romanzo Sorry sempre pubblicato da Fazi Editore nel 2009, un romanzo che ha avuto un grande successo in Germania e nei numerosi paesi dove è stato tradotto.

Il viaggiatore conferma in pieno la straordinaria capacità dell’autore nel gestire intrecci complessi rendendoli estremamente interessanti e la narrazione si snoda attraverso ben quindici punti di vista, con personaggi tanto eccentrici quanto credibili.

La storia è raccontata in seconda persona, un “tu” che dialoga continuamente con il lettore e si parte da una situazione veramente agghiacciante in quanto siamo in pieno inverno e durante una forte bufera di neve sulla autostrada A4 tra Bad Hersfeld ed Eisenbach molte auto sono bloccate, ferme da almeno due ore. Ad un certo punto da una auto scende un uomo, entra nelle auto ferme e uccide tutti gli occupanti. Entra in ventisei macchine e ci saranno altrettante vittime. Poi questo “Viaggiatore” riprenderà la sua normale vita di sempre.

Dopo qualche anno riprenderà la sua attività di killer, sempre in posti diversi e le sue vittime sono sempre numerose.

L’autore, non ci narra solo le imprese del “Viaggiatore” ma anche quelle di cinque amiche che per un colpo di fortuna vengono in possesso di una grossa quantità di eroina, le ragazze ci vedono solo una possibilità di farci un mucchio di soldi senza porsi domande e senza pensare ai rischi a cui vanno incontro e lungo l’autostrada avverrà un inseguimento che avrà come capolinea la morte.

Il viaggiatore conferma Zoran Drvenkar come grande maestro dell'intreccio, architetto di trame debordanti, con una voce che svela segreti, traumi e paure di tutti i suoi personaggi.

 

L’autore:

«Tutto è iniziato in una terra lontana, che un tempo si chiamava Jugoslavia (precisamente a Krizevci. in Croazia). Un bimbo nacque all'alba. Era in piena estate, il 19 luglio 1967, e nella mia città natale cadde la neve. Per circa dieci minuti. Poi sono nato io e la neve era già svanita». Dopo tre anni la famiglia di Zoran si trasferisce da Krizevci, in Croazia, a Berlino. Autore di libri pluripremiati per bambini e ragazzi, tra cui il bestseller Die Kurzhosengang (scritto sotto lo pseudonimo di "Victor Caspak & Yves Lanois").

È autore di Sorry (Fazi Editore, 2009), caso editoriale internazionale e vincitore del prestigioso Friedrich Glause Preis 2010 come miglior thriller tedesco.

Vive in un antico mulino nei pressi di Berlino.

la “quarta”:

Germania, autostrada A4 tra Bad Hersfeld ed Eisenbach: una tempesta di neve sconvolge il traffico e le automobili si ritrovano bloccate per due ore.

Un uomo esce dalla propria vettura e, coperto dalla bufera e da una notte senza luna, penetra in ventisei macchine uccidendo altrettante persone. Dopo la strage, l'uomo torna alla sua vita

di sempre, al doppio ruolo di padre e di ex marito; ma alcuni anni dopo il viaggiatore riprende a uccidere in angoli diversi della Germania, raggiungendo ovunque le sue vittime - sempre numerose - per poi, di nuovo, scomparire.

A Berlino cinque amiche, ragazze adolescenti, hanno stretto un patto e sui polsi hanno tatuato la parola "finita". È la loro scommessa per la vita, da cui chiedono molto di più di quello che hanno e sono smaliziate e incoscienti quanto basta per andare dritte incontro a un grosso guaio. A casa di Taja, una di loro, e in circostanze piuttosto inquietanti, viene ritrovata un'ingente quantità di eroina, di fronte alla quale le ragazze non si tirano indietro, vedono solo il guadagno che può venirne e il rischio che lo accompagna non le spaventa.

Ma se la via di fuga è rappresentata da un'autostrada che taglia la Germania fino alla sua estremità nord, e il punto d’arrivo è una vecchia casa sulla costa norvegese, allora è lungo quella direttrice che si consumerà un inseguimento mozzafiato, dove le parti in gioco sono più di due e dove malviventi e assassini daranno vita a un'escalation di tensione e terrore. 

 

Il viaggiatore di Zoran Drvenkar (Du, 2010)

Traduzione Vincenzo Gallico e Fabio Lucaferri

Fazi Editore, pagg. 587, euro 18,00