Traduzione di Mariadele Scotto di Cesare

Prima parte: La filosofia del ventaglio

Questa è una delle note investigative più brevi ed interessanti che abbia riportato sul mio diario, oppure, più semplicemente, è la prima nota a carattere medico dei casi di Huo Sang. Ho preso questi appunti in un tempo ormai molto lontano.

Eravamo tra la primavera e l’estate e la temperaturea si andava gradualmente riscaldando. Quella mattina d’improvviso si era levata una nebbiosa pioggerella sottile ed insistente e una nube densa riempiva tutto il cielo. Tutto appariva fumoso e tetro. Il caldo soffocante era così pregno di umidità, che anche i mobili, coperti di muffa, sembravano irritati e depressi. Un’atmosfera del genere non poteva non influenzare anche la mente ed il corpo della gente.

Mi sentivo così pigro ed esausto da non riuscire neanche ad alzare la penna per scrivere. Me ne stavo seduto lì, sulla sedia di bamboo nell’ufficio di Huo Sang a sfogliare il giornale appena arrivato, per cercare di vincere l’apatia che quel clima mi causava.

Huo Sang indossava una camicia estiva, in fine tessuto bianco Wanzai1, un pantalone all’occidentale di cotone grezzo dello Shandong e ai piedi portava un paio di pantofole di raso scuro. Se ne stava steso su una sedia di vimini sotto la finestra, nella mano sinistra teneva una Platinum Dragon che aspirava lentamente e con la destra continuava ad agitare un ventaglio decorato su un lato a fiori e uccelli in stile Ren Bonian2 e sull’altro da una calligrafia di Yang Borun3.

Il fumo sinuoso che saliva dalla sigaretta, scacciato dal ventaglio, rompeva la sua linea soffice ed affusolata fino a dileguarsi fuori dalla finestra. Nell’ufficio c’era anche un ventilatore, che però Huo Sang si ostinava a tenere spento. In quel periodo così afoso e soffocante, preferiva piuttosto rispolverare quell’anticaglia a mano per farsi un po’ di fresco, come se non volesse risparmiare sulla forza lavoro del suo polso. Nel guardarlo in quel suo movimento instancabile, gli chiesi con tono divertito: “Huo Sang, tu sì che stai attento all’economia! Per risparmiare quei quattro spicci sulla bolletta, nonostante faccia un caldo asfissiante, continui ad agitarti tanto. Sembra quasi che tu rifugga il progresso umano!”

Inaspettatamente, la reazione a questa battuta fu un lunghissimo ed elevato discorso. Huo Sang si levò a sedere, si tolse la sigaretta dalla bocca e mi fissò con occhi sgranati. Puntandomi quel ventagliaccio addosso mi rispose in tono severo: “Bao Lang, hai ragione, l’atteggiamento da popolano è innato in me, non riesco ad identificarmi con la classe agiata, pronta a approfittare del progresso materiale! Però tu sai benissimo che la causa di tutti i problemi del nostro paese, è la malattia comune del voler godere ‘troppo’ e voler goder ‘soltanto’!”

La sua espressione era tanto grave quasi fosse sul punto di arrabbiarsi. Mi sentivo a disagio, il sorriso sul mio volto si trasformò in una smorfia innaturale. Non sapevo cosa dire per togliermi da quella situazione di impasse.

Poi continuò: “Credi davvero che usi il ventaglio al posto del ventilatore per risparmiare pochi scatti di corrente? L’utilità del ventaglio deriva dalle oscillazioni del polso, e posso anche controllare la velocità del flusso d’aria. Dovresti sapere che la mente ed il corpo delle persone sono fatti per muoversi. Senza dubbio un lavoro eccessivo comporta fatica, ma troppo comfort porta inesorabilmente corpo e mente ad uno stato di inerzia; e questa apatia non può che influenzare la determinazione. La gente, nei momenti d’ozio e quando non ha niente da fare, è facile che manifesti un atteggiamento indolente sia psicologico che fisico. In questi giorni di inattività totale, come potrei abbandonare anche quest’ultimo infimo movimento del polso?” Più alzava la voce, più si agitava.

Tentai allora di calmare le acque e, sforzandomi di sorridere, dissi: “Huo Sang, questa è una nobile teoria, se devo dargli un nome, la chiamerei ‘la filosofia del ventaglio’!”

Sembrò non avermi proprio sentito, dopo una lunga pausa, fece due tiri dalla sigaretta, e continuò: “Bao Lang, sembra che tu non sappia che il fallimento di tutte le attività nel nostro paese sia quella mentalità tanto diffusa del ‘lavorare poco per ottenere tanto’. Il motivo principale è forse che i nostri compatrioti sono di costituzione più debole? Anche se la causa di questa debolezza non è una sola, uno dei fattori principali è che la classe dirigente ha troppo potere e si compiace nel dolce far niente! Pensaci un attimo, se di fronte a un problema la gente continua solo a parlare senza agire materialmente, a che risultati si può sperare di arrivare?”

Ecco, come al solito, Huo Sang aveva fatto di una piccola questione un affare di stato. Il suo discorso era chiaro e logico e io non avevo proprio niente da eccepire, oltretutto con quell’afa non avevo neanche la forza di trovare una risposta adeguata.

Essendo troppo pigro per aprire bocca, sorrisi e annuii. Poi misi il giornale tra me e Huo Sang a mò di barriera. Dopo circa mezz’ora, d’improvviso un dolore pungente mi invase la testa, abbassai il giornale e appoggiato sullo schienale della sedia, volsi lo sguardo fuori dalla finestra a quelle foglie nuove dell’albero di parasoli sul marciapiede di fronte.

Huo Sang vedendomi così silenzioso pareva quasi a disagio.

Buttò la sigaretta e con un lieve sorriso disse: “Bao Lang, hai mal di testa? Con quest’aria pesante, perché ti tormenti tanto su quel giornale?”

“Non mi sto tormentando, è semplicemente una maniera per distrarmi.”

“Di modi per distrarsi ce ne sono a bizzeffe, perché proprio il giornale? Lascia che ti chieda una cosa, quel rapporto su ‘Le orfane rapite’ che stavi scrivendo, a che punto è?”

“Ne ho scritti solo 6 capitoli, il primo volume è uscito già la settimana scorsa, ma non so se ha venduto bene.”

Il ventaglio che Huo Sang aveva nella mano destra ricominciò ad ondeggiare, e con aria divertita continuò: “Penso che le vendite di quel libro non possano non andare bene. Ma scrivere saggi del genere, descrivere in maniera così dettagliata le condizioni misere di donne così belle ed intelligenti ti riempirà sicuramente di rimorso e tristezza. Inoltre indipendentemente dallo stile che usi, la risposta dei lettori non può essere che uno stato di depressione.”

Mi rimisi a sedere: “Ho cercato di aggiungere colore alla narrazione cercando di non allontanarmi dalla verità dei fatti. In realtà non c’è stato alcun bisogno di stravolgere l’assetto del brano. Più sono miserabili le condizioni dei personaggi descritti nei libri, più il lettore trova soddisfazione nella loro risoluzione. Giusto?”

Huo Sang ribatté: “Non posso non apprezzare la retorica che usi nell’ interpretazione di questo genere di temi. Anche se...”

Seconda parte: come andare in cerca di un nemico

All’improvviso fummo interrotti. Huo Sang non aveva ancora finito di parlare che quel vegliardo di Shi Gui entrò tutto trafelato, annunciando che fuori un ospite attendeva di essere ricevuto. Huo Sang si sedette immediatamente e chiuse il ventaglio. Appoggiandosi sul bracciolo della sedia, prese in mano il biglietto da visita e gli diede un’occhiata.

Lesse fra sè e sè: “Sun Jinlu... Manager del grande fondo comune.... Chi è? Non lo conosco.”

E io: “Probabilmente è venuto a chiederti consiglio. Fallo entrare e vediamo.”

Huo Sang fece cenno con la testa e Shi Gui lo andò chiamare.

L’ospite aveva circa 40 anni, la faccia squadrata e i lineamenti regolari. Grande e grosso di statura, addosso portava un vestito tradizionale di seta, in testa un cappello di paglia, ai piedi calzini bianchi di seta e scarpe di filo nere. Di bell’aspetto, con un solo sguardo si capiva che apparteneva della classe proprietaria.

Entrò nell’ufficio e si fermò in mezzo alla stanza, ma non si tolse il cappello. I suoi occhi pieni di terrore ci fissarono fermi e luccicanti. Dopo un po’, prese ad strillare a gran voce, quasi senza fiato all’improvviso disse: “Chi di voi due è Huo Sang?”

Huo Sang si alzò, guardò l’espressione del suo ospite e ne fu un po’ sorpreso, ma quel giorno si sentiva particolarmente paziente e non badò alla sua mancanza di cortesia. Si inchinò e disse: “Sono io. Signor Sun, posso aiutarla?”

Shi Gui aveva gli aveva già avvicinato una sedia e poi era andato a prendere dell’acqua tonica. Tuttavia, il visitatore sembrava fosse venuto a creare problemi, e non a chiedere consiglio. Prese il bicchiere d’acqua ma non bevve, e nemmeno si sedette. Con gli occhi sgranati, fissava Huo Sang come in trance e pareva arrabbiarsi sempre di più.

“Giusto! Si, giusto! Di questa cosa se ne deve occupare lei! Deve aiutarmi a ritrovare mia nipote...”

L’atteggiamento del nuovo arrivato era veramente strano, come se fosse in uno stato di confusione mentale. Aveva un tono molto risoluto, sembrava come se pretendesse una risposta. Gesticolava e parte dell’acqua nel bicchiere cadde e si sparse dappertutto, Huo Sang fece un cenno con la testa, con una mano lo invitò ad accomodarsi, con l’altra accese il ventilatore. Il vento elettrico soffiava fischiando. L’ospite finalmente si accomodò e bevve qualche sorso d’acqua, solo allora si tolse il cappello di paglia che aveva in testa. Le gocce di sudore che gli imperlavano la fronte si asciugarono gradualmente. Sembrava essersi rasserenato. Huo Sang tornò alla sua sedia e chiese:

“Signor Sun, sua nipote è scomparsa?”

“S...... sì!”

“Da quando non la vede?”

“Da stamattina.”

“A che ora?”

“Da circa due ore.”

“Quindi non può essere così lontana, dovremmo essere ancora in tempo per cercar...”

“Non può essere così lontana? Ancora in tempo per cercarla? Ehh... Vorrei proprio che fosse così...”

“Eh?! E questo cosa vorrebbe dire?”

“Che significa? Per me è già sparita nell’indistinto regno del nulla!”

Le parole di Sun Jinlu erano davvero senza senso. Huo Sang riguardò il suo ospite e diede una breve occhiata anche a me. Ricambiai con uno sguardo vuoto, a dimostrargli la mia impotenza.

Huo Sang continuò: “Signor Sun, credo di aver capito cosa intende, anche se lei rispetto alla scomparsa di sua nipote sembra sapere già tutto. A suo dire, non sarà facile cercarla. Dico bene?”

“No! No! Io, dei dettagli di questa storia, non ne so proprio niente. Però lei... Tu... lei sa sempre tutto!”

Naturalmente, questa frase era molto lontana dal darci degli indizi. Ma Huo Sang era ancora molto calmo, per lui non c’era niente di sconvolgente, avendo già capito lo stato mentale di continua perdita di controllo del nuovo arrivato. Viste le circostanze cercò in tutti i modi di dimostrarsi comprensivo e tollerante. Fissò con suoi occhi sereni il volto di Sun Jinlu.

“Strano. Come posso io sapere già tutto?”

“Si può dire che lei sia l’istigatore della scomparsa di mia nipote!...... Lei di sicuro sa molto al riguardo!”

Più l’ospite parlava, più la situazione si complicava. Le sopracciglia di Huo Sang si strinsero lentamente, qualcosa lo stava facendo spazientire, io invece continuavo ad essere allibito.

Mi intromisi nella discussione: “Signor Sun, dove vuole arrivare con tutti questi discorsi? Noi non abbiamo mai incontrato sua nipote, non le sembra di parlare a vanvera?”

Sun spostò lo sguardo feroce ed amaro su di me.

“Sì, anche lei ha una parte in tutto questo! Lei si chiama Bao Lang, vero?...... Voi due dovete assolutamente far tornare Guo Zhen!”

Iniziavo a perdere la pazienza. Questo tipo era impazzito? Quello che diceva era a dir poco insolente, uno del genere non l’avevo mai incontrato prima.

Ma Huo Sang continuava a rimanere calmo. Chiuse il ventaglio a metà, lo agitò verso l’altro e disse: “Signore, lei deve fare attenzione a cosa dice, non starà per caso sbagliandosi di persona...”

“Non sto sbagliando persona.” Interruppe Sun Jinlu: “Quello che non sapete è che ovunque sia andata mia nipote Guo Zhen, non c’è andata col corpo, c’è andata con l’anima! E voi due ne siete la causa!”

L’espressione imperturbabile di Huo Sang era stupefacente. Annuiva con la testa, come se avesse capito. Io ero ancora scioccato. Ero convinto che quell’uomo stesse davvero superando il limite, che fosse in trance, solo così poteva osare assumere quell’atteggiamento e parlare in maniera così insensata.

Huo Sang ridacchiò fra sè e sè, poi disse: “Questa sua nipote ha perso coscienza, vero?”

“Si.”

“Allora bisogna subito farla vedere da un medico.”

“È già stata visitata, ma non è servito a niente.”

“Se neanche il medico ha potuto farci niente, cosa è venuto a fare qui?”

“Lei deve aiutarmi... !”

“Io non so niente di medicina, come posso aiutarla?”

“Il dottor Zao ha detto che lei è la causa di questa malattia, quindi deve curarla lei!”

Le sue parole continuavano ad essere senza senno, se non avessi conosciuto a fondo il carattere e i comportamenti di Huo Sang, avrei di sicuro pensato che c’era di mezzo una storia di donne. Ma l’assurda risposta dell’ospite non aveva affatto gettato Huo Sang nel panico, anzi sembrava essere sempre più interessato. Lentamente si accese un’altra Platinum Dragon, aprì di nuovo il ventaglio e con calma ritornò a fissare intensamente il suo ospite.

Poi con gentilezza chiese: “Ma cosa vuole dire? Sono davvero sconcertato,... e poi chi è questo dottor Zao?”

Sun Jinlu ancora concentrato su se stesso disse: “Certo che lei è proprio una persona ignorante! Il dottor Zao è un luminare della medicina interna. Lo chiamiamo ogni volta che a casa mia qualcuno si ammala. Ha detto che la causa della malattia è un caso investigato da Huo Sang. Lui non può fare niente, quindi la responsabilità è solamente sua signor Huo.”

Huo Sang mi guardò come a suggerirmi: Quando si parla di rogne ecco che arrivano!.”

Tutto era bizzarro. Quell’uomo non sembrava venuto a prenderci in giro, ma come gli veniva in mente di dire tali sciocchezze?

Dissi: “Davvero! Questa storia è incredibile!”

Sun Jinlu mi guardò in cagnesco come in risposta alla mia domanda silenziosa. Huo Sang si rinfilò la sigaretta in bocca, tirò un paio di boccate, e solo allora si rivolse di nuovo al visitatore:

“Allora, per favore, ci dia altri dettagli di questa storia. Sua nipote quanti anni ha?”

“Guo Zhen ha 18 anni, studia alla scuola femminile per insegnanti di Shanghai, quest’anno dovrebbe diplomarsi.”

(Continua……)

L’Angolo Laofei è dedicato a tutti coloro che hanno difficoltà a leggere in cinese, ma vogliono conoscere più a fondo la cultura e la letteratura di questo paese.

Una spiegazione dettagliata di cosa sia l'Angolo Laofei la trovate in http://www.china-files.com/page.php?id=746

http://sites.google.com/site/laofeiil/

Il racconto è pubblicato anche sul sito China Files in tre parti:

1. http://www.china-files.com/it/link/7020/novelle-cinese-ipnosi

2. http://www.china-files.com/it/link/7407/novelle-cinese-ipnosi-seconda-parte

3. http://www.china-files.com/it/link/7837/novelle-cinese-ipnosi-terza-parte

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