Nonostante la critica e il giudizio che gli vengono da sempre rivolti di essere l’espressione letteraria del sentimento imperialista inglese, sembra che Rudyard Kipling, un po’ come il nostro Salgari, abbia sentito la necessità di fuggire da quel mondo di violenza e soprusi che lui stesso sperimentò sulla sua pelle fin da bambino – cresciuto com’era sotto i rigori della rigidissima educazione ottocentesca inglese che non lesinava crudeltà anche fisiche – trovando rifugio nella fantasia, muovendosi in territori che la civiltà dell’uomo bianco non sfiorava neanche.

Scrisse di giungle popolate da belve feroci ma capaci di solidarietà e amicizia, di animali terrorizzati più che dall’insidioso fascino di Kaa, l’enorme pitone, o dalle fauci tremende di Shere Khan, la tigre mangiatrice di uomini, da un brutto, misero animale senza peli, senza zanne o unghie affilate: l’uomo, la cui violenza e barbarie nessuna forza naturale può uguagliare. Scrisse ed evocò figure che nessuno prima di lui si era sognato di descrivere: indiani, malesi, neri, giapponesi, afghani, gente di ogni colore e di ogni angolo del globo; la sua umanità è incredibilmente varia: dai famosi ufficiali della cavalleria inglese ai raja ai costruttori di ponti ai santoni ai mendicanti che affollano porti e bazar. Osò far assumere il ruolo di protagonisti a cobra e manguste, fece parlare con ovvia naturalezza navi e locomotive e tutto ciò con lo strumento di una prosa narrativa perfetta, che ne fa ancora una specie di “pietra di paragone” fra gli scrittori di lingua inglese, un linguaggio romantico e allo stesso tempo realistico che ha permesso a personaggi come Mowgli, Kim, Rikki-Tikki-Tavi di rimanere per sempre impressi nel nostro immaginario collettivo.

Il 28 luglio è uscito un volume che raccoglie i grandi rmoanzi e i racconti di questo autore. 

Grandi romanzi e racconti di Rudyard Kipling (Newton Compton) - contiene Il libro della giungla, Il secondo libro della giungla, Kim, Capitani coraggiosi, L’uomo che volle farsi re, I costruttori di ponti, Il risciò fantasma e altri racconti, I tre soldati, Puk il folletto, Il ritorno di Puk, Storie proprio così, La luce che si spense, Poesie con testo inglese a fronte - Premesse di Francesco Binni, Giorgio Celli, Gianluigi Melega, Gianni Pilo, Tommaso Pisanti - Edizioni integrali - pag. 1312 - euro 19,90 - ISBN 978-88-541-3015-9

Joseph Rudyard Kipling nacque a Bombay nel 1865. Fu ricondotto in Inghilterra per studiare: da questo periodo terribile della sua vita uscì minato nella salute, piegato nel corpo e nello spirito. Tornato in India nel 1882, divenne redattore della «Civil and Military Gazette» e cominciò a pubblicare liriche e racconti. Ben presto divenne lo scrittore più amato epopolare del suo tempo, oltre che il meglio pagato. Nel 1889 tornò in Inghilterra; e nel 1907 gli venne conferito il premio Nobel per la Letteratura. Otto anni dopo, durante la guerra, il suo unico, diciottenne figlio maschio fu ucciso in battaglia. Nonostante l’amarezza e il pessimismo che da allora in poi colorarono la sua opera, non gli mancò mai un grande seguito di lettori. Morì nel 1936.