La Fanucci Editore ci fa conoscere un autore veramente “dotato” che con il suo primo romanzo dal titolo I buoni vicini (Acts of Violence, 2009) ha vinto il premio New Blood Dagger della Crime Writers’ Association. l’autore in questione è lo statunitense Ryan David Jahn.

Si tratta di un romanzo scritto nella tradizione letteraria di grandi autori come Dennis Lehane, Richard Price e James Ellroy, ci riporta alla mente il film di Paul Haggis vincitore di tre premi Oscar, Crash - Contatto fisico, e il capolavoro di Alfred Hitchcock, La finestra sul cortile.

Il The Guardian ha così commentato il romanzo: "La narrazione è un caleidoscopio... l'effetto è quello di guardare, non visti, attraverso una miriade di finestre diverse... Convincente e autentico, come un'istantanea degli Stati Uniti nei primi anni Sessanta.

L’autore nello scrivere questo romanzo si è ispirato ad un fatto realmente accaduto a New York negli anni ’60 quando fu assassinata una donna, Kitty Genovese e al fatto assistettero circa quaranta persone e nessuna di queste si senti in dovere di intervenire o quanto meno chiamare le autorità.

Fu un fatto che suscitò un enorme scalpore e furono molti gli studi su fatti simili dove si calcolano le probabilità di ricevere aiuto da parte di estranei e più ci sono persone che assistono al fatto e meno sono le probabilità che questo aiuto arrivi. Sembra incredibile ma è così.

Nel romanzo la protagonista si chiama Katrina Marino e il tutto si svolge nell’arco di circa tre ore e si seguiranno alcune storie delle persone che le passarono accanto senza intervenire.

Ryan David Jahn è uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Ha vissuto in Arizona, California, Georgia, Missouri e Texas. Dopo una breve esperienza nell'esercito, ha lavorato come bidello, operaio e carrellista. I buoni vicini ha ottenuto un grande riconoscimento da lettori e critica e ha vinto il prestigioso premio New Blood Dagger della Crime Writers' Association nel 2010.

un brano:

Vuole solo scappare. Dentro di lei, sotto l'ascella, una sensazione di bruciore, e pensa che l'ha accoltellata. A fatica si alza in piedi. Si guarda alle spalle, nel buio, ma non vede l'uomo con il coltello né il barlume della lama. Forse ha mollato. Forse le luci del cortile lo hanno spaventato. Forse non voleva essere visto e ha mollato. Ciò vuol dire che lei è salva. Se davvero ha mollato, lei è salva. Qualcuno potrebbe curarla, far cessare il dolore, e lei starebbe bene. Guarda il cortile intorno. È largo circa dieci metri e lungo quindici, di cemento, a parte un'aiuola rotonda nel mezzo e due aiuole a semicerchio lungo i bordi, dove il cemento incontra tutti e quattro gli edifici che compongono il complesso. Quattro panchine circondano l'aiuola centrale. Gli edifìci sono alti cinque piani. Kat non ha idea di quanti appartamenti ci siano nel complesso, ma sa che circa la metà di loro si affaccia sul cortile e vede che molte delle finestre sono illuminate. Non ha mai visto così tanti appartamenti con le luci accese quando torna a casa dal lavoro. Ci saranno una dozzina di salotti illuminati. Ci saranno trenta o più persone dall'altra parte delle finestre, illuminate o buie che siano. Riesce a vedere le loro facce che la guardano. Riesce a vedere il bianco dei loro occhi.

«Aiuto» dice. «Qualcuno mi aiuti.»

Alle quattro del mattino del 13 marzo del 1964, mentre sta tornando a casa dopo aver chiuso il bar in cui lavora, una giovane donna viene aggredita nel cortile del palazzo in cui vive.

I suoi vicini di casa assistono indifferenti dalle finestre delle loro abitazioni a quell'aggressione; nessuno interviene o chiama la polizia. Ci sono una donna che crede di aver ucciso un bambino e suo marito che rischierà tutto per provare la sua innocenza; un veterano di guerra che programma il suicidio e un uomo che lo salverà; un ragazzo pronto per partire per la guerra in Vietnam e la madre

moribonda che lo lascia andare. E mentre un'ambulanza sembra avvicinarsi al luogo dell'aggressione, altre vite di strada s'intersecano in una lotta contro il tempo: un vecchio professore perseguitato dal proprio passato e un ricattatore sprovveduto in procinto di scoprire chi è veramente la sua prossima vittima.

I buoni vicini di Ryan David Jahn (Acts of Violence, 2009)

Traduzione Elio Gabola

Fanucci Editore, collana Collezione 20esima, pagg. 228, euro 16,00

ISBN 978-88-347-1700-4