È Ti voglio credere di Elisabetta Bucciarelli il libro vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2010, “per la maturità e la qualità della scrittura, per la ricchezza e la profondità della protagonista, e per la capacità di affrontare con originalità e sensibilità temi sociali e di narrare identità complesse”, recita la motivazione della Giuria, composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Loredana Lipperini, Carlo Oliva, Gianfranco Orsi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti.

Vince quindi la nuova avventura dell’ispettrice Doris Vergani, direttamente proveniente dal precedente Io ti perdono, questa volta alle prese con un caso che la coinvolge in primissima persona, nel quale il bisogno di giustizia la costringerà a fare scelte non semplici. Un libro non consolatorio, un racconto corale di piccole epiche quotidiane.

Il libro della Bucciarelli è stato scelto tra una cinquina al cui interno c’erano ¡Tu la pagaràs! di Marilù Oliva, nel quale si racconta la ribellione contro l’ingiustizia dell’ispettore Gabriele Basilica e della ballerina di Capoeira, la Guerrera; le storie compassionevoli della Napoli del 1931, dove si aggira l’ispettore Ricciardi, narrate da Maurizio de Giovanni ne Il Giorno dei Morti; Il libro di legno di Gian Mauro Costa, ossia le indagini palermitane del radiotecnico Enzo Biamonte; e Cicatrici, di Gianluca Morozzi, un “progressive Noir”, che viola continuamente le codificate regole del genere.