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Sandro Ferri e I ferri dell'editore
Ventiquattro capitoletti che raccontano il mondo strano e fascinoso dell'editoria, di una particolare editoria di qualità, quella della casa editrice e/o. Ma non solo: "I ferri dell'editore" è un libro snello che si estende dal particolare al generale e riporta i diversi livelli che stratificano - e per assurdo compattano - il mondo dei libri: autori, editor, pregiudizi, frustrazioni, libertà, piaceri, sfumature, insuccessi e gioie. Vengon chiarite alcune confusioni e vengono sbaragliati luoghi comuni, svelate perplessità.
Consiglio la lettura a tutti i lettori, agli scrittori, agli addetti ai lavori, e non solo. A tutti coloro che hanno deciso di andare controcorrente perché, come ha scritto Sando Ferri di cui ora segue l'intervista, andare controcorrente è stato doveroso nei confronti dei "nostri libri, dell'idea di letteratura e di lettura che ci ha aiutato a vivere in questi tempi bui".
Danila Comastri Montanari e la centralità del lettore
In attesa che esca “Dura Lex”, l’ultima indagine del personaggio seriale di Danila Comastri Montanari (http://www.diciemme.eu, Publio Aurelio Stazio, la scrittrice ha risposto alle nostre domande. Abbiamo così scoperto alcuni ferri del mestiere, alcuni segreti del passato e un’adesione filosofica dell’autrice che molto ha in comune col suo personaggio...
LeggiMilano a mano armata di Romano De Marco
Matteo Serra è uno sbirro corrotto. Viene colto in flagrante dai carabinieri durante uno scambio di droga, ma i suoi superiori non possono permettersi di sbatterlo fuori dalla polizia. Perché Serra sa troppe cose. Nei suoi dossier segreti, ha raccolto informazioni su molti nomi che contano, quelli di politici, banchieri, alti prelati. Ma Roma, per lui, ormai è terra bruciata e deve essere trasferito altrove. La sua destinazione sarà Milano, aggregato al nucleo operativo crimini violenti del commissario Andrea Gherardi. Intanto, una frangia deviata dei servizi segreti, cospira per impadronirsi dei suoi dossier e per eliminare tutti coloro che ne conoscono l’esistenza.
Mentre Milano è messa sotto assedio dalla Ndrangheta, che ha stretto un patto di ferro con i colombiani per impadronirsi dell’intero traffico di cocaina nel capoluogo lombardo, l’arrivo di Serra provocherà una escalation di eventi che coinvolgeranno tutti i membri della squadra, dando il via a una reazione a catena di corruzione e violenza dalla quale nessuno resterà immune.
John Underwood alias Gene Ayres
Intervista con il giornalista e sceneggiatore che firma il più controverso thriller sul mistero secolare che circonda Shakespeare: chi era costui? E perché nessun editore di lingua inglese vuole pubblicare il romanzo di Underwood?
Leggi91. Il "negro" di Dumas
Prosegue il viaggio fra gli “scrittori fantasma” e i termini utilizzati per indicarli. In questa puntata ne incontreremo uno verissimo, quando ancora non si usava il termine ghostwriter
LeggiIl libro segreto di Shakespeare
3 su 5
di John Underwood (Gene Ayres)
The Shakespeare Chronicles, 2011, Newton Compton, 2011
L'uomo che fu Shakespeare 2. La lingua
Continua lo speciale sullo scrittore più misterioso della storia della letteratura, analizzando stavolta la lingua usata per le sue opere
LeggiFernanda Littardi
“Professione Traduttore” questa settimana incontra una traduttrice principalmente dal francese che ha raggiunto questo obiettivo lottando duramente
LeggiL'uomo che fu Shakespeare 1. I romanzi
Approfittando di questa giornata in cui, in Italia, si parla di Shakespeare da più fronti, anche ThrillerMagazine dice la sua iniziando una serie di approfondimenti dalle mille sorprese
LeggiIntervista a Lia Volpatti sul Premio Scerbanenco
Per gli esclusi il sistema di votazione non potrà mai essere giusto... Per quanto riguarda le scelte della Giuria Letteraria, i requisiti richiesti sono i soliti. Appartenenza al genere, prima di tutto (e anche qui si potrebbe aprire una discussione perché c'è un po' di confusione sulla vera connotazione del genere)... qualità della scrittura, sostenibilità e credibilità della trama, ecc. Io sono rigorosa sul genere. Il noir in teoria è una situazione psicologica. Il noir non è il tossico che col motorino va al parco Lambro ad accoltellare il pusher... NOOOO. Il noir dei grandi maestri (Jim Thompson, Highsmith, Woolrich, ecc.) si addentra nella disperazione, nella solitudine dell'individuo ... il noir esplora l'area dell'ambivalenza tra il bene e il male. E non ricerca effettacci.
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