Ricerca: «gli-insospettabili-delitti-della-casa-in-fondo-alla-strada»
Claudia Salvatori
Mi sono ritrovata a dire cose molto personali a un pubblico di sconosciuti, con l'audacia degli attori molto timidi. E' uno dei pochi privilegi della fatica di scrivere: poter socializzare i propri mali. La vedo come un'infezione che si contrae e necessariamente si trasmette. Uso anche le interviste per liberarmi: anche QUESTA intervista
LeggiLa scrittura, il nero e il nulla
Agota Kristof e la morte della scrittura e delle parole: Ieri
Leggi[22] I Ferri del mestiere 3 - La Mala francese d'inizio secolo
Nella strutturazione della saga del Professionista esistono episodi e spunti che rimandano ad altri tempi, epoche passate ma non dimenticate, entrate nella mitologia del personaggio quando…non era ancora nato
LeggiPresentazione
Le donne detective stanno diventando sempre più numerose e sempre più diverse in linea con i cambiamenti del tempo e della società
Leggi[8] Nell'occhio della verità. Tribunale rosa
Trovata un'agenda scottante all'interno del tribunale di Treviso... è di una piccante avvocatessa misteriosa
LeggiGiocate con gli Zaffles
Siete dei veri detective? Mettete alla prova le vostre capacità deduttive...
Leggi[1] 1974 - Il cittadino si ribella
All'impotenza delle forze dell’ordine di fronte alla criminalità, un cittadino reagisce cercando i delinquenti che l'hanno colpito in una Genova metropolitana
LeggiNicoletta Vallorani
Ho avuto una nonna, importantissima. La nonna delle storie, e che se n'è andata troppo in fretta. Parlava un pugliese molto stretto, dunque spesso non capivo nulla di quel che mi stava dicendo, ma ero affascinata dal suono, dal viso scavato, dagli occhi ciechi. E mi facevo raccontare la stessa storia mille volte finchè non venivo a capo di un senso. Che non era necessariamente quello giusto, ma era il risultato del tentativo di costruire un ponte. In fondo è la stessa cosa che penso accada quando si scrivono romanzi
LeggiIl soggetto che esplode
L’assoluta perfezione del crimine di Tanguy Viel: la narrazione in prima persona e il superamento della “oggettività” del noir
LeggiQuanto sono cattivi gli uomini
A vent’anni di distanza dalla morte di Jean Genet, avvenuta in una camera d’albergo a Parigi nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1986 (l’ora e il giorno non sono certi in quanto non è mai stata effettuata un’autopsia, ed è come se lui avesse voluto conservare fino alla fine la sua divina ambiguità) mi vengono alla mente alcune riflessioni e un paio di interrogativi
Leggi