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L'ultimo pasto
Sono quel che si dice un buongustaio, cioè niente a che fare con l’ingordo – benché qualche moralista dispeptico sostenga che è lo stesso
LeggiEnigmi e misteri
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di AA. VV.
Polillo, 2008
Paolo Roversi. Taccuino di un artista
Paolo Roversi è narratore, giornalista, direttore editoriale, saggista e studioso di Charles Bukowski. Definito lo “Scerbanenco postmoderno”, è uno degli esponenti del cosiddetto noir metropolitano
LeggiA Natale riscaldiamoci con un buon Boyle
Amici tossici, le odissee solari, le spiagge incontaminate, le sterline piovute dal cielo e una favola mediatica in cui si avverano i desideri...
LeggiSergio Rilletti, ideatore di Mr Noir
Sergio Rilletti è un autore di talento che ha saputo sublimare, a livello letterario, il problema fisico che lo costringe a una carrozzina e gli comporta serie difficoltà nel parlato. Leggere le sue opere, oltre alla piacevolezza delle stesse per la scorrevolezza stilistica e l’arguzia contenutistica, introduce a riflessioni verso realtà spesso trascurate e sottovalutate
LeggiMassimo Carlotto e il puritanesimo etico dell'hard-boiled
Arrivederci amore, ciao è una storia nera ambientata nel Nordest, con radici negli Anni di piombo e sfumature di attualità nella ricostruzione di un’ambiente che l’autore conosce bene e che dà alla vicenda l’energia dell’autenticità
Leggi2004. 1° classificato
Suoni colorati e boom boom nella testa. Dov’è il mio cuore? Boom boom. Spaccami l’anima. Strappami la lingua. Boom boom
LeggiRacconto: Gorgonzola
Avevo smesso da poco di parlare con Chiara Bertazzoni degli ultimi dettagli su come spedirle il racconto da pubblicare su Thriller Magazine.
Mi aveva lasciato una certa libertà e ne fui felice, odio mappature e indicazioni letterarie tomtommesche. Così, quella notte, corsi a buttare giù l’inizio della storia.
Era tardi, ma non abbastanza per vincere l’insonnia. Strisciai svogliato in cucina a prendere una birra per accompagnare la scrittura
"Uno sparo in caserma", la storia di Antonino Lombardo
Il maresciallo esce di scena in una sera del marzo 1995 e con lui scompare "una memoria storica del fenomeno mafioso". Questa è la vicenda di un sottufficiale che fu screditato senza fondamento e che venne lasciato solo
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