Un romanzo scritto come una gara di canottaggio, lo sport in cui si va avanti remando all’indietro e si arriva di spalle al traguardo, con gli occhi puntati alla partenza. Quattro amici, quattro compagni di barca – Luca, Sergio, Johnny e Vito – da adolescenti diventano giovani uomini.

La vita, proprio come quel tipo di competizione, alterna varie fasi e non sempre alla fine si giunge vittoriosi. Allo start si offre il massimo dell’impegno per emergere tra i concorrenti, poi si allunga per mantenere il distacco o recuperare il ritardo, infine si rallenta per prendere fiato e prepararsi al rush finale. Ma Sergio a quel traguardo non arriverà, perché sarà ucciso. Luca, il capovoga del quattro di coppia, non si arrenderà all’esito delle indagini sulla sua morte e cercherà di coinvolgere anche gli altri due amici nella ricerca della verità. Che spesso è molto amara.

Fabrizio Escheri (Palermo, 1966), dottore commercialista, abbina alla sua intensa vita professionale e ai suoi incarichi istituzionali l’amore per la scrittura. Dopo il successo del romanzo d’esordio, La strantuliata, giallo storico che ha inaugurato la collana Le Dalie nere nel 2021, ambientato sulle montagne siciliane durante il ventennio fascista, con Quattro di coppia si cimenta con il mare e il canottaggio, sport che ha praticato fin da ragazzo e che considera una palestra di vita. Sullo sfondo Palermo, le sue contraddizioni, le sue speranze.