La collana “Il Giallo Mondadori” di luglio (n. 3205) presenta Marea oscura (Dark Tide Rising, 2021), di Anne Perry: la ventiquattresima indagine di William Monk.

La trama

È una sera di nebbia, immersa nel silenzio. Il Tamigi scorre lento, là fuori, avvolto in un gelido sudario. Il comandante William Monk siede con la moglie accanto al fuoco quando l’arrivo inatteso di un visitatore lascia presagire guai in vista. Una donna è stata rapita lungo il fiume, e una somma enorme è richiesta al marito per il rilascio. Intenzionato a pagare, l’uomo conta sull’appoggio della polizia fluviale per consegnare il riscatto nel luogo indicato: Jacob’s Island, uno dei più sordidi bassifondi londinesi. Non si tratta di un’isola vera e propria, ma di un intrico di canali sui quali sorgono edifici fatiscenti abbandonati al degrado. Raggiungibile da terra solo tramite un ponte e dall’acqua attraverso alcuni moli, è un labirinto in cui chiunque potrebbe perdersi, terrorizzato dalla marea montante che allaga tunnel e passaggi e ammorbidisce il fango. Tempo mezz’ora, al malcapitato riuscirebbe difficile mantenersi in equilibrio; dopo un’ora finirebbe risucchiato dal pantano. Un posto da incubo dove i più reconditi timori di Monk prenderanno corpo, trasformando un caso di sequestro in un’odissea infernale.

L’incipit

Seduto accanto al fuoco, Monk sentiva il calore che lo pervadeva. Fuori, il silenzio appiccicoso caratteristico delle sere di nebbia. Il fiume era avvolto in quel sudario e, data la stagione, era già il crepuscolo. Stranamente per lui, Monk si sentiva contento, e non a caso. Guardò Hester seduta davanti a lui e sorrise.

Non si accorse immediatamente che qualcuno aveva bussato alla porta, ma solo dopo che Hester si era alzata. — Aspetta, vado io. — Anche se di malavoglia, uscì in anticamera e aprì la porta d'ingresso.

Sir Oliver Rathbone era sulla soglia. La luce della veranda faceva brillare le gocciole di umidità che ne ricoprivano il cappello grigio e il cappotto. Il viso magro era sprovvisto dell'abituale bonomia.

Benché non tirasse vento, parve insinuarsi in casa con lui un refolo gelido.

Rathbone entrò e si chiuse la porta alle spalle. Rabbrividì, come se solo allora si fosse accorto dì sentire freddo. Quindi si levò cappello e cappotto e li appese sull'attaccapanni. I guanti se li infilò in tasca.

— Dev essere successo qualcosa — disse Monk. Si conoscevano da parecchio, più o meno dalla fine della guerra di Crimea, che risaliva a quindici anni prima, nel 1856. Non servivano convenevoli fra loro.

— Eh, sì — confermò Rathbone. Abitava e lavorava lungo la riva settentrionale del Tamigi. L'urgenza doveva essere stata tale da fargli attraversare il fiume a quell'ora e disturbare Monk a casa, impedendogli di aspettare fino al mattino.

L'autrice

Anne Perry nasce a Londra nel 1938. Terminati gli studi incomincia a girare il mondo, facendo la hostess sugli aerei e a terra e lavorando anche nel settore alberghiero e in quello della moda. Tornata in Inghilterra nel 1972, dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, la Perry inizia a scrivere romanzi storici. Il successo però le arride solamente quando ha l’idea di realizzare un romanzo poliziesco ambientato in epoca vittoriana. Incomincia così la serie dedicata all’ispettore Pitt, a cui farà seguito, qualche tempo dopo, quella incentrata sull’ispettore Monk. Entrambe le serie hanno ottenuto una vasta popolarità in Gran Bretagna e in tutto il mondo.

Info

Marea oscura di Anne Perry (Il Giallo Mondadori n. 3205), 272 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Marco Bertoli