In occasione del prossimo Festival Internazionale di Cinema Documentario Docucity (www.docucity.unimi.it), che si svolgerà a Milano dal 7 all'11 Maggio 2013 è in uscita il volume "Quasi Roma". Con DVD (editpress, 2013) pp. 130 - € 16.00 - ISBN-13: 9788897826217 di Carlo Lucarelli - Margherita Pisano, Gaetano Crivaro - Con una introduzione di Raffaele De Berti

Il volume contiene quattro racconti di Carlo Lucarelli.

Il libro è prenotabile all'indirizzo mail dell'editore ordini@editpress.it

http://www.editpress.it/

In questo libro lo sguardo di Lucarelli si concentra sulla metropoli italiana forse più affascinante, complessa e di certo antica. Nei quattro racconti inediti (Il gatto e la bambina, Ostia, Roma non far la stupida stasera, Stazione Ostiense) appaiono angoli nascosti e appassionanti di Roma, molto lontani dai luoghi del potere, e per ciò stesso più interessanti da scoprire. L'impressione complessiva che ne emerge è quella di una città giovane e multiculturale, povera eppure incapace di arrendersi: insomma un luogo in cui è ancora possibile coltivare la speranza.

Il film abbinato al libro, Good Buy Roma di Crivaro e Pisano, è risultato vincitore del Premio della Giuria degli Studenti nell’edizione 2012 del Festival Internazionale di Cinema Documentario Docucity (Università di Milano).

Indice:

1. Il cinema documentario: una terra di confine, di Raffaele de Berti

2. La città e le ombre: quattro racconti, di Carlo Lucarelli

- Roma non fa la stupida stasera

- Stazione ostiense

- Il gatto e la bambina

- Ostia

3. Il confine è un punto d'incontro, di Margherita Pisano e Gaetano Crivaro

Appendice.

Docucity. L'edizione 2013

Docucity/YIDFF: la collaborazione con Yamagata International Documentary Film Festival

Allegato

DVD: Good Buy Roma, di Margherita Pisano e Gaetano Crivaro

Questo volume è stato realizzato col contributo dell'Associazione culturale Tessere Trame http://www.tesseretrame.com/

In questa sua seconda uscita, la piccola serie di volumi dedicata al Festival Internazionale di Cinema Documentario Docucity (realizzato dall'Università degli Studi di Milano in collaborazione con il CTU), il libro catalogo di quest'anno si concentra sulla metropoli italiana forse più affascinante, complessa e di certo antica. La dipinge partendo dalle zone periferiche, quelle che più prestano il fianco a critiche e che tuttavia appaiono straordinariamente capaci di accogliere l'altro, di misurarsi con la differenza e di assorbire le contraddizioni. Nei racconti di Carlo Lucarelli come nel film di Crivaro e Pisano, appaiono angoli inediti e appassionanti di Roma, molto lontani dai luoghi del potere, e per ci stesso più interessanti da scoprire. L'introduzione agile e competente di Raffaele De Berti illumina un genere cinematografico che sta vivendo in questo periodo un momento di singolare felicità creativa. L'impressione complessiva che ne emerge è quella di una città giovane e multiculturale, povera eppure incapace di arrendersi: insomma un luogo in cui è ancora possibile coltivare la speranza.

I racconti di Carlo Lucarelli sono un apprezzatissimo dono a questo progetto. Il film di Crivaro e Pisano è risultato vincitore del premio della Giuria del Pubblico assegnato dalla Giuria degli Studenti nell'edizione 2012 del Festival Internazionale di Cinema Documentario Docucity (www.unimi.it)

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Docucity. Documentare la città (www.docucity.unimi.it) è un progetto cinematografico, nato 7 anni fa all'Università degli Studi di Milano, nel contesto del corso di laurea di Mediazione Linguistica e Culturale. Concepito come una rassegna/festival di cinema documentario, Docucity è diventato negli anni uno strumento di riflessione sull'architettura umana e topografica della metropoli contemporanea, serbatoio di contraddizioni e creazioni di straordinario interesse e complessità. Per Docucity, il testo filmico non è rilevante solo in se stesso, ma perché si fa portatore di due esigenze fondamentali: la volontà di riflettere su questioni nodali di convivenza, multiculturalismo, spazio vitale e rispetto del territorio fisico e simbolico; l'intenzione di collegare lo studio delle realtà locali (milanesi, lombarde, italiane) alla complessità delle città del mondo, spesso incastonate inuniversi culturali anche molto diversi da quello italiano. Docucity preferisce la marginalità, il confine, la vitalità delle aree giovani alla compassata bellezza dell'itinerario turistico, e privilegia le piccole storie, quelle che di rado vengono raccontate/ascoltate.

Nei sette anni di vita, il lavoro congiunto di docenti del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione (UNIMI) e del Polo di Via Noto (UNIMI), professionisti del CTU (UNIMI) ed esterni ha prodotto un interessante strumento di studio e di ricerca, per vocazione orientato verso una dimensione internazionale necessaria e costitutiva del progetto stesso e finalizzato alla costruzione di archivio anche visivo, di film e documentari spesso anche inediti e in alcuni casi esplicitamente realizzati per il festival.

L'edizione di quest'anno del festival avrà ospiti stranieri di prestigio provenienti dal Giappone, dalla Francia, dalla Germania e dagli Stati Uniti.

Le parole chiave di Docucity restano le medesime: città e differenza, città e memoria, città e identità. La loro tessitura è indagabile solo scegliendo - tra i molti testi che rappresentano la città - quelli che tentano la ricostruzione del rapporto che la metropoli di oggi ha col suo passato, una dimensione che in molti casi sembra scomparsa, cancellata da un rosario infinito di rimozioni e ricostruzioni. Tuttavia la terra di nessuno dei ricordi rimossi è ancora esplorabile, e lo è attraverso i testi interessati alla storia, o, per meglio dire, alle "piccole storie" non ufficiali di chi abita davvero la città senza poterla costruire a sua immagine.

Docucity ha prodotto quindi, fin qui:

1. Una mediateca molto ricca e corposa, ospitata dalla biblioteca del Polo e dal CTU

2. Un sito web (www.docucity.unimi.it), che contiene - oltre alle informazioni sulle edizioni del festival - schede informative dei singoli film mostrati, schede biografiche dei registi, e soprattutto materiale didattico, in italiano e in inglese, disponibile per chi volesse utilizzarlo

3. Una neonata collana di volumetti dedicati al festival, uno per ogni edizione, che affiancano un DVD e un testo. Il primo numero, Nostalgie urbane, è uscito per l'edizione del 2012.