Ricerca: «tre-sono-gli-ingredienti-principali-di-salina-ognuno-legato-a-un-filo-della-trama-satira-delitto-e-sentimento-giusto-il-numero-degli-autori-ognuno-di-voi-ne-ha-seguito-e-dosato-uno-o-vi-siete-divertiti-a-scambiarvi-mestoli-e-pentole»
ParisMatch. Quando SAS rivela Segreti di Stato
Ovvero, sono i servizi segreti a scrivere i romanzi di spionaggio?
Leggi[8] Nell'occhio della verità. Tribunale rosa
Trovata un'agenda scottante all'interno del tribunale di Treviso... è di una piccante avvocatessa misteriosa
LeggiGiuseppe Genna
Ogni testo che scrivo è una domanda generale a cui non riesco a dare risposta e che offro ai lettori, i quali sono spesso abituati a ricevere piuttosto risposte dai romanzi. Per questo mi piacerebbe percorrere tutto lo spettro delle forme e delle poetiche tradizionali: mi piacerebbe dare agli altri risate e meditazioni, esattamente come accade nella vita quando non scrivo
LeggiGiocate con gli Zaffles
Siete dei veri detective? Mettete alla prova le vostre capacità deduttive...
LeggiNicoletta Vallorani
Ho avuto una nonna, importantissima. La nonna delle storie, e che se n'è andata troppo in fretta. Parlava un pugliese molto stretto, dunque spesso non capivo nulla di quel che mi stava dicendo, ma ero affascinata dal suono, dal viso scavato, dagli occhi ciechi. E mi facevo raccontare la stessa storia mille volte finchè non venivo a capo di un senso. Che non era necessariamente quello giusto, ma era il risultato del tentativo di costruire un ponte. In fondo è la stessa cosa che penso accada quando si scrivono romanzi
Leggi[28] Codice Rosso. Nuove divise per la tv
Le divise dei vigili del fuoco, tornate in auge anche in Italia dopo gli eroismi statunitensi dell’11 settembre, sostituiscono quelle degli altri corpi, di polizia e non; ma c’è la stessa propensione degli sceneggiatori a far convivere azione e commedia all’italiana
LeggiIl soggetto che esplode
L’assoluta perfezione del crimine di Tanguy Viel: la narrazione in prima persona e il superamento della “oggettività” del noir
LeggiQuanto sono cattivi gli uomini
A vent’anni di distanza dalla morte di Jean Genet, avvenuta in una camera d’albergo a Parigi nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1986 (l’ora e il giorno non sono certi in quanto non è mai stata effettuata un’autopsia, ed è come se lui avesse voluto conservare fino alla fine la sua divina ambiguità) mi vengono alla mente alcune riflessioni e un paio di interrogativi
Leggi