Una spy story in forma di fotoromanzo, calata in luoghi, ambienti, paesaggi, atmosfere, locali della città di Pordenone. Una storia ricca di colpi di scena, alterna momenti drammatici ad altri esilaranti. 192 pagine per 950 immagini, frutto della selezione di 25,000, 451 files fotografici, archiviati in 141 sequenze. Per un totale di 95 GigaBites. Sono questi i numeri del primo fotoromanzo made in Pordenone.

A Pordenone viene ritrovato, nello studio di un notaio, un manoscritto cinquecentesco che si chiude con un'inquietante formula vergata in latino: "Male sit tibi, Il male sia con te". Un monito a chi userà in modo improprio il contenuto del manoscritto nel quale Bartolomeo Liviano d'Alviavo, signore di Pordenone, ha descritto la realizzazione di un marchingegno che può diventare un'arma spaventosa.

Si contendono la scoperta gli agenti dell'MI6 britannico, con in primis Moses Mac Caw (impersonificato da Mosè Navarra, ex tennista di Coppa Davis), una sorta di James Bond, e una multinazionale del crimine, guidata dal famigerato colonnello Arian Raznatovic (interpretato dallo stesso autore Piergiorgio Grizzo).

"La geografia è più importante della storia perché la contiene".

Così amava sentenziare lo scrittore cubano Guillermo Cabrera Infante.

E la geografia di una città e del suo territorio si costruiscono sui luoghi, sugli uomini, sull’anima e sugli accadimenti quotidiani che l’attraversano e ne determinano vicende e scenari futuri.

Questo è stato il presupposto dal quale i suoi autori Piergiorgio Grizzo (giornalista e scrittore), Francesco Guazzoni (copywriter e videomaker), Antonio Ros (professore di Storia dell’Arte e fotografo) e Paolo Ciot (fotografo), con la collaborazione critica di Piervincenzo Di Terlizzi, hanno attinto per dare alla luce (soffusa) Male sit tibi: raccontare la geografia (reale) di Pordenone e della sua provincia attraverso una storia (immaginata) ed un genere narrativo (il fotoromanzo), originale ed ancora inesplorato per questa finalità.

Un genere recuperato dagli ‘antichi’ fasti degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso e reinterpretato in chiave moderna e con uno stile ed un linguaggio decisamente innovativi.

Male sit tibi ha il volto, o meglio i volti, di attori non professionisti, quasi tutti pordenonesi, come i suoi autori e le personalità che si sono prestate a questo divertissement. Fanno un cameo il direttore di Tpn Gigi Di Meo, il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, l'assessore regionale Elio De Anna, i Papu, il cantante Mal, lo show man Giucas Casella, il pugile Paolo Vidoz, il nazionale di rugby Alessandro Zanni, i giornalisti Bruno Oliveti, Antonella Santarelli, Rosario Padovano, Mara Silvestre, Franco Mazzotta, Anna Zoldan, Antonio Liberti.

Il patron della Pordenone Pedala Demetrio Moras, il collezionista Gino Argentin, lo storico Pier Carlo Begotti, l'ufologo Antonio Chiumiento, l'artista-ristoratore Giovanni Scrizzi, l'avvocato Alberto Cassini, l'editore Giovanni Santarossa, la “triade”di Pordenonelegge Gianmario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet, la “muratrice” de "L'isola dei Famosi” Sonia Borgonovo, la bionda del "Grande Fratello 6" Giovanna Rigato, il promotore dell'Italian Baja Mauro Tavella, il patron dell'Eurotennis Edi Raffin, l'ex bandito Giorgio Moro “Manera”, la commerciante Sasha Boranga, il naturalista Italo Filippin, il presidente dell'Atap Mauro Vagaggini, il presidente della Fiera Alvaro Cardin, gli imprenditori Romana Santin ed Edoardo Roncadin, il tipografo Carlo Sartor, il promoter Attilio Perisinotti, il sindaco di Azzano Decimo Enzo Bortolotti.

Il sito: http://www.malesittibi.com/

Male sit tibi è anche su facebook

e distribuito nelle migliori edicole del Friuli occidentale.

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