Notti di raso bianco, il terzo romanzo di Roberto Santini, conferma la capacità dello scrittore fiorentino nel rovistare dentro gli "strati" profondi della psicologia di personaggi difficili che fanno di professione il poliziotto: lavoro “di frontiera che accomuna anche quelli dei due romanzi precedenti, tutti e due commissari di polizia.

Graziano Braschi ha incontrato l'autore per Thriller Magazine. Ecco un assaggio dell'intervista:

Fino a qualche anno fa rappresentavi il "classico" scrittore di racconti noir per premi, antologie su carta e on-line. Di conseguenza "consegnato" alla rispettabile congrega dei lettori di racconti. Ora invece sei l'autore di tre romanzi (La regola del male, 2005; A luce spenta, 2007). Anzi c'è anche l'ebook I delitti del Canto Rivolto, pubblicato nel tuo sito. Insomma oggi come stanno le cose?

Il racconto è una forma espressiva che mi è sempre venuta “naturale”. Unisce un’idea e la sintesi per esprimerla. Per il romanzo occorre lavorare molto sulla forma che deve necessariamente essere più meditata, senza perdere però in leggibilità. I delitti del Canto Rivolto è un romanzo che ho “rischiato” di pubblicare almeno due volte. Arrivò secondo in un concorso a Napoli e fu segnalato nel premio “Delitti d’autore”. Alla fine ho deciso di farne un ebook. È un romanzo di sei anni fa e credo sia giusto pubblicarlo in qualche modo…

L'intervista integrale la trovate in rubriche/8585