28 giugno 2008

 

Caro Otto,

da quando sei apparso, la mia traiettoria è mutata.

Non più ellittica, ma parabolica.

Con un fuoco e una direttrice.

Quel giorno, guardasti le mie cosce coniche, mentre ero in fila.

Al banco, poi, mi desti il libro numero 610.

“Sei uno zero”, dissi.

“E tu un vettore”, dicesti.

E davanti a tutti, in biblioteca, mi baciasti. Un bacio vettoriale. Con un inizio e senza fine.

Ho atteso mesi.  Ho cercato libri con numeri memorabili. Talvolta trascendenti, talvolta irrazionali.

E tu eri lì, le labbra convesse e un sorriso algebrico.

Finalmente è giunto il momento.

Oggi è un giorno perfetto: 28-6-8.

28 e 6 sono numeri perfetti (uguali alla somma dei propri divisori non banali, distinti dai numeri stessi). E poi, ci sei tu. 8.

Otto, potenza cubica di due, sono innamorata di te. Integralmente.

Te lo confesso, in questo giorno perfetto.

 

Un bacio palindromo,

la tua Litia al cubo