Ogni romanzo di Ian Rankin entra immediatamente nei primi posti delle classifiche dei best seller e anche questo sedicesimo romanzo della serie dedicata a John Rebus, dal titolo Dietro quel delitto (The Naming of the Dead – 2006) non ha fatto eccezione.

L'autore è scozzese, nato nel 1960 si è laureato in Letteratura Inglese con specializzazione in Letteratura americana e scozzese. Prima di diventare scrittore, ma anche durante, ha fatto svariati mestieri come vendemmiatore, porcaro, esattore, gionalista e musicista punk.

Il personaggio di John Rebus è nato al terzo romanzo di Rankin che racconta che non conoscendo assolutamente le procedure di polizia e volendo essere preciso chiese un colloquio al capo della polizia del suo distretto. Nel colloquio raccontò cosa volevo scrivere, però malauguratamente il suo racconto era molto simile ad un recente caso di rapimenti di bambini di cui la polizia si stava occupando e così quasi finiva per essere arrestato.

Rebus è un poliziotto che beve e che fuma in maniera eccessiva, ha circa

cinquant'anni, è indisponente per i superiori e inviso anche dai colleghi. Va d'accordo solo con la sua assistente.

Si muove in una Edimburgo descritta magnificamente, le trame sono perfettamente costruite su fatti reali e interessanti che convincono il lettore intelligente che vuole sapere chi è il colpevole ma anche perchè ha commesso il delitto.

Nel presente romanzo siamo in una Edimburgo scossa da molti eventi come il convegno dei G8, l'arrivo di provocatori e pacifisti, le mosse del boss della malavita locale e nemico da tempo di Rebus che scoperto un importante indizio che riconduce a un caso di omicidio su cui forse non si è indagato a dovere, convincono l’ispettore ad approfondire la faccenda.

"Trent'anni da sbirro, e pensava di averle viste tutte... " Almeno fino ai primi di luglio del 2005, quando la Scozia si prepara a ospitare il G8, con la polizia di Edimburgo chiamata agli straordinari. Migliaia di uomini mobilitati, ma non l’'spettore John Rebus, opportunamente lasciato "di guardia al forte". D'altronde, gli manca poco alla pensione e gli è appena morto il fratello, e poi si sa che è un rompiscatole: meglio non averlo tra i piedi in giorni così, con le telecamere di tutto il mondo puntate sul Paese. Rebus però non è tipo da starsene tranquillo a guardare Bush, Blair e il Live 8 in tivù. E il sergente Siobhan Clarke, sua collega e protetta, gli offre un ottimo motivo per gettarsi nella mischia. In un bosco nei pressi dell'albergo dove si svolgerà il G8 è apparso un indizio legato a un caso di omicidio archiviato un po' troppo in fretta, quello di Cyril Coiliar, una condanna per stupro alle spalle, riciclatosi come gorilla al soldo del boss della mala locale, "Big Ger" Cafferty. E come se gestire un'indagine di questo tipo durante il summit non fosse già di per sé complicato, si aggiunge il misterioso "suicidio" di un parlamentare inglese durante una cena di gala al castello di Edimburgo...

Sullo sfondo di una delle settimane più drammatiche della recente storia britannica, lan Rankin costruisce uno sconcertante labirinto di enigmi, depistaggi e rivelazioni che s'intrecciano ai piccoli e grandi drammi quotidiani dei due protagonisti, alle prese con scelte difficili che segneranno la loro vita per sempre.

Dietro quel delitto di Ian Rankin (The Naming of the Dead, 2006, Traduzione Anna Rusconi e Isabella Zani, Longanesi, collana La Gaja Scienza 872, pag. 477, euro 18,60) - ISBN 978-88-304-2492-0