Da personaggio letterario a scrittore non sempre il passo è breve.

Per qualcuno, invece, sì. Come per Carmelo Pecora, siciliano d'origine, ispettore capo della Polizia di Stato e dirigente della Polizia Scientifica a Forlì.

Dopo esser stato protagonista di due romanzi dello scrittore e sceneggiatore bolognese Andrea Cotti - Un gioco da ragazze (Colorado Noir) e L'ora blu (Aliberti) -, Pecora ha composto lui stesso una storia. O meglio, ha "evocato" una storia vissuta in prima persona.

Il 9 maggio 1978, a Roma le Brigate Rosse uccisero Aldo Moro. In Sicilia la mafia assassinò Giuseppe Impastato. 

9 maggio 1978  di Carmelo Pecora è il racconto di quelle ventiquattr'ore dalla sua voce di giovane poliziotto, sbattuto dal caso sul palcoscenico della storia. Una voce che s‘insinua nella prigione del popolo, tra la gente di Cinisi, in mezzo alla folla che si accalca intorno alla Renault rossa, in via Caetani. E che va in cerca di un senso nell'intreccio tra la morte di Moro e quella di Impastato, in una delle giornate più tristemente memorabili della nostra storia.

Carmelo Pecora

9 MAGGIO '78

Il giorno che assassinarono Aldo Moro e Peppino Impastato

ZONA 2007 

pagine 160

euro 15