Mazara del Vallo. Denise Pipitone aveva 4 anni quando l'1 settembre  2OO4 venne rapita davanti alla propria abitazione. Da quel momento la mamma della bambina, la signora Piera Maggio, ha condotto una vera e propria crociata mediatica nella speranza di tenere viva l'attenzione  sulla sparizione della piccina. Allo stato attuale non ci sono novità eclatanti ma la signora Maggio è convinta che qualcuno dell'entourage familiare sappia benissimo che fine ha fatto Denise.

Signora Maggio, alla luce dei fatti criminosi sempre più incalzanti che hanno per vittime anche dei bambini, come il caso di Tommy Onofri, di Parma, la sparizione dei fratelli Ciccio e Tore di Gravina e ultimo il piccolo Fefè di Erba, lei sospettava che anche alla sua bambina, visto il cilima non certo idialiaco che regnava nell'ambito familiare, le potesse accadere qualcosa di simile?

Assolutamente no! C'erano stati degli atti di vandalismo nei miei confronti, ma nulla che lasciasse presagire un rapimento di Denise. Se avessi sospettato che potevano arrivare a tanto sarei stata molto più accorta nei suoi confronti

Lei punta il dito contro Jessica Pulizzi, all'epoca del rapimento, diciasettenne figlia di Anna Corona e Piero Pulizzi, da cui lei successivamente dopo la separazione dei coniugi, ha avuto con il signor Pulizzi una relazione da cui è nata Denise.

Sì punto il dito contro Jessica perchè non dice tutto quello che sa e si avvale della facoltà di non rispondere. Ostacolando le ricerche. Jessica ha mentito fin dal primo momento affermando che al momento del rapimento non si trovava in zona. Ma le intercettazioni ambientali fatte dagli inquirenti anche sul suo telefonino la smentiscono. Purtroppo il fatto di ostinarsi a dire che non sa nulla e che non c'entra nulla anche contro l'evidenza, non giova all'inchiesta per risolvere questo giallo.

Un giorno a Milano una guardia giurata fotografa con il videtelefonino una bambina in compagnia di zingari che viene chiamata Danase e che assomiglia a Denise. Lei è tuttora convinta che fosse proprio sua figlia?

Sì,  ne sono tuttora convintissima! Danase era Denise perchè aveva un graffio sotto l'occhio sinistro che si era procurato durante una lite piuttosto accesa con una amichetta. Un graffio profondo che il pediatra a cui la feci visitare non ritenne opportuno darle dei punti, ma sottolineò che ci sarebbero voluti dei mesi perchè guarisse completamente. Non le sarebbe rimasta una cicatrice ma l'assorbimento della ferita sarebbe stato lungo. E poi quella bambina aveva una vocina del tutto simile a Denise.

Avete potuto fare una comparazione con quella voce?

Sì, in casa avevo un videoclip con le immagini e la voce di Denise. E Denise aveva quel modo di chiedere strascicato come la bambina di Milano. "Dove mi porti? Dove andiamo? Cosa facciamo?".

Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone
Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone
Strascicava la voce. Poi quella foto venne scattata il 15 ottobre del 2OO4, un mese e mezzo esatto dopo il rapimento e quindi come facevo notare era troppo presto perchè quella ferita sotto l'occhio si fosse del tutto rimarginata. Infine con quelle zingare c'erano altri bambini del tutto diversi tra di loro. Uno biondo, uno moro, un altro castano.

Come interpreta l'intervento dell'uomo d'affari albanese Pacolli, ex marito della cantante Anna Oxa, che si offrì come intermediario nel rapimento di Denise scagionando la criminalità albanese e poi uscendo di scena senza alcuna spiegazione?

Ah, non glielo so spiegare nemmeno io. Fu il settimanale OGGI a scoprire che c'era un interessamento di Pacolli sul rapimento di Denise. Ma quel signore non si è mai messo in contatto con me e io non sono mai riuscita a mettermi in contatto con lui. E' un mistero, uno dei tanti che circonda questa intricata vicenda.

In bocca al lupo, buona fortuna signora Maggio. Aspettiamo con ansia di avere buone notizie su Denise. 

Roberto Fiasconaro per Thrillermagazine su gentile concessione di Piera Maggio mamma di Denise Pipitone.