Treviso. Una Porsche 911 in regalo a chi vince un concorso Tiro rapido per apprendisti scrittori di gialli? Assolutamente no! La Porsche 911 è lo sponsor al pari della casa vinicola Primosic e della De Agostini, che ha il colore del giallo come segno indelebile. Dentro a Palazzo dei 3OO a Treviso un manipolo di novelli Grisham impegnati per 911 minuti, o meno a seconda della velocità di scrittura, su due temi: Uno sulla Mala del Brenta. L'atro sulle rapine in villa. A metà del percorso il sottoscritto, Roberto Fiasconaro, esperto di cronaca nera e giudiziaria, nonchè collaboratore della Rcs Periodici e di Noir, con il direttore del magazine, Mauro Zola, che si aggirava tra gli scranni antichi del Palazzo scrutando se tra ragazzini imberbi, signori canuti, ragazze stile scrittrici francesi o copie di Lucarelli, si celasse il futuro Carlotto o appunto Grisham che a Treviso ha ambientato parte del suo ultimo romanzo, è intervenuto per spiegare ai concorrenti chi era Felice Maniero quando guidava la Mala del Brenta. Un uomo spietato, che non aveva incertezze nell'eliminare chi gli sbarrava la strada fatta di droga, di taffico di armi e riciclaggio di denaro sporco. E sulle rive del fiume Brenta, quasi sempre di notte, all'ombra delle splendide ville palladiane "disegnate" sul fiume, sparava a bruciapelo a rivali non prima di averli fatti inginocchiare. Peccato che di recente in una scuola media del Brenta, una professoressa avesse dato un tema dal titolo "Parlate di Felice Maniero", e leggete, leggete, metà degli alunni hanno scritto che "si sentiva la mancanza di Maniero perchè quando c'era lui era garantito l'ordine, il lavoro e la ricchezza". Non importa se Maniero sia stato uno dei più feroci criminali. L'importante era che girava a bordo di una Porsche proprio come quella che fa da sponsor alla gara per giallisti. E non importa se l'adorata figlia Elena si sia suicidata gettandosi dalla terrazza di un condominio a Pescara dove viveva sotto falso nome come il padre. Per tutti Maniero era un mito.