La  Sonzogno Editore ha pubblicato un interessante romanzo dello scrittore Jean-Michel Thibaux dal titolo Il tesoro dell’abate Saunière.

Un romanzo che segue il filone storico-esoterico e che sicuramente appassionerà quanti hanno letto e apprezzato quello scritto da Dan Brown, ma si tenga presente che l’autore non è un emulo di quest’ultimo in quanto lo ha scritto e pubblicato ben prima e solo recentemente è stato rilanciato in Francia.

L’autore, nato a Tolone, è scrittore e sceneggiatore di grande successo, ha al suo attivo romanzi storici, del terrore, spy-stories e altro. Ha scritto questo romanzo su fatti, personaggi e luoghi realmente esistiti.

Molto spesso di questi fatti misteriosi esistono due storie: quella ufficiale che spesso è menzognera, e quella segreta che difficilmente emerge ed è la reale.

Cosa sia riuscito a trovare l’abate Saunière (1852 – 1917), di quale incredibile tesoro si sia appropriato per permettergli di sfoggiare una improvvisa ricchezza, forse la storia romanzata di questo volume è quella che più si avvicina alla realtà.

 

Nel 1885 l’abate Bérenger Saunière raduna i suoi miseri abiti, prega un’ultima volta e lascia senza rimpianti il villaggio di Clat. Il vescovo gli ha ordinato di raggiungere Rennes-le-Chàteau, borgo di poche anime nel Sud della Francia in cui la gente, più che in Dio e nei santi, sembra credere al potere degli dei e della Natura.  Saunière è un giovane prete di bell’aspetto, focoso e sensuale, sempre in bilico tra i peccati della carne e i sensi di colpa della vocazione. Non ci mette molto, infatti, a lasciarsi sedurre dalla bella diciottenne Marie e a farne la sua amante per tutta la vita, offrendo alle malelingue qualcosa di cui sparlare. Saunière non se ne cura, ha ben altro per la testa: è ambizioso, troppo per accontentarsi delle modeste prospettive offerte da quella piccola parrocchia, in cui anche la chiesa è ridotta a un rudere.  Poi, dal nulla, sulla sua comunità cominciano a piovere soldi, tanti soldi che gli permettono di avviare imponenti lavori di restauro e abbellimento della casa di Dio. Ma da dove — da chi — proviene quell’immensa ricchezza? Saunière ignora che dietro la sua nomina a Rennes-le-Chàteau c’è il Priorato di Sion, l’influente società iniziatica che orchestra nell’ombra i destini dell’Occidente nel perenne gioco di potere tra Chiesa e Impero. E non sa nemmeno che un’assortita congrega di persone lo sta tenendo sotto stretta osservazione: l’abate Boudet del vicino villaggio di Rennes-les-Bains e il vescovo Billard; Elia, notabile ebreo nonché occultista; gli emissari dei giovanniti al servizio del Vaticano, e persino un principe degli Asburgo.  Solo quando scopre delle antiche pergamene sotto l’altare maggiore l’abate capisce che tutto ciò che sta facendo obbedisce a un preciso disegno: lui è stato “scelto” dal Priorato per ritrovare il favoloso tesoro di Gerusalemme; un tesoro che comprenderebbe non solo oro e pietre preziose, ma  anche l’Arca dell’Alleanza. L’immagine dell’Arca sacra — con le quattro sfingi a protezione della tavola d’oro, le tavole delle Leggi e i tre mondi della Cabala — diventa un’ossessione cui Saunière non può, né vuole, sfuggire: essa è il potere assoluto, e chi possiede il suo segreto possiede l’universo.  Da burattino, Saunière decide allora di trasformarsi in burattinaio. Proiettato d’improvviso nella sfavillante Parigi della Belle Epoque e di Emma Calvé [la Callas di allora, n.d.r.], al cui fascino non rimane insensibile, l’abate dovrà guardarsi le spalle, perché quel che si nasconde a Rennes-le-Chàteau non fa gola solo al Priorato: altre organizzazioni, altri interessi si contendono potere e immortalità.  I suoi nemici sono pronti a tutto, ma Saunière non è uomo da piegarsi, e persegue con ostinazione la propria febbrile ricerca, a rischio della sua stessa vita...

Il tesoro dell’abate Saunière di Jean-Michel Thibaux (Le secret de l’abbé Saunière, 2004, Traduzione Tilde Riva, Sonzogno Editore, collana I Romanzi Sonzogno, pag. 430  -  euro 18,00) - ISBN 88-454-1303-9