La storia di Giulia, una bambina uccisa con la madre dalla malavita organizzata, e quella del disastro aereo di Linate del 2001.

La vicenda delle bestie di Satana e quella di Skoklev B., un immigrato bulgaro morto in un incendio.

Che cosa hanno in comune tutti questi casi?

L'identità sconosciuta delle vittime. Nella sola città di Milano vengono affidati all'obitorio comunale circa cinquanta "morti senza nome" all'anno. Quei corpi portano i segni di storie tra loro molto diverse.

A volte si tratta delle vittime di crimini irrisolti: un omicidio di mafia, un rito satanico, un delitto a sfondo sessuale.

Altre volte si tratta dei corpi di persone scomparse mesi prima, magari a centinaia di chilometri di distanza, e ritrovati per caso, senza nulla addosso che possa aiutarne l'identificazione, mentre i loro cari aspettano ormai privi di ogni speranza una notizia qualsiasi.

Altre volte ancora sono le vittime di una tragedia, di un incendio, di un attentato, di un disastro, e dai loro resti si cerca di dare una risposta a chi chiede di poter seppellire quello che in vita era stato un marito, un figlio, un amico.

Cristina Cattaneo, che da molti anni dirige il Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'Università Statale di Milano, alla morte ancora non si è abituata e forse non si abituerà mai.

Però la conosce molto bene: da un corpo senza identità lei e il suo gruppo di lavoro hanno imparato a risalire al nome, ma anche alle cause e al momento del decesso. E a lei e al suo laboratorio gli inquirenti, le autorità giudiziarie e le forze dell'ordine si rivolgono in cerca di una soluzione, di un indizio decisivo che possa aiutare a identificare un colpevole, incastrare un assassino, o ricostruire la dinamica di un incidente, determinare l'ora esatta di un omicidio.

Morti senza nome è il racconto drammatico e toccante di dieci storie di riconoscimento.

È la ricostruzione di delitti efferati, su cui si riesce a far luce solo grazie all'autopsia, e di immani sciagure, descritte attraverso i segni lasciati sui corpi o sugli scheletri delle vittime.

È un reportage da un paese, l'Italia dei grandi crimini ma anche l'Italia di chi muore anonimo, senza un volto, che nessuno ci aveva mai descritto con tanta umanità.

 

Morti senza nome di Cristina Cattaneo (Mondadori, 2005) - Pagine 203 - € 15,00 - ISBN 8804543833

Indice - Sommario

I. I cadaveri "sconosciuti" - II. La storia di Skoklev B. - III. Bambini rotti - IV. La pentola - V. Uomini a pezzi - VI. Disastri di massa - VII. Viola - VIII. La piccola Giulia - IX. Chi cerca trova - X. Il milite ignoto