Non sono molti gli autori del sud-est asiatico che approdano con le loro opere nel nostro paese ma il caso dello scrittore coreano Yi Munyòl è diverso perché non solo vende milioni di copie dei suoi romanzi nel suo paese ma viene praticamente tradotto in tutto il mondo.

Il romanzo ora presentato dalla Bompiani è intitolato Il figlio dell’uomo e tratta di una difficile indagine eseguita da un detective di provincia, il sergente Nam, che in pratica si trova a fare il poliziotto per vivere. Una indagine che porta alla luce la vita della vittima, complessa e piena di parti oscure.

 

Chi era veramente l'uomo il cui cadavere è stato trovato sul ciglio di uno sperduto sentiero di montagna, nei pressi di una Casa di Preghiera protestante? E quale oscuro motivo può aver spinto qualcuno a uccidere un vagabondo coperto di stracci? Questi gli interrogativi cui deve rispondere il sergente Nam, anonimo detective di un commissariato di provincia e aspirante scrittore. Per scoprire l'identità del colpevole, il primo passo è ovviamente ricostruire la vita della vittima, Min Yo-Sòp, indagando sui possibili moventi dell'assassino. Ma gli interrogativi non fanno che moltiplicarsi, perché la figura di Min è un rebus che si complica man mano che affiorano le innumerevoli testimonianze sul suo conto: geniale studente di teologia e immondo apostata, asceta ed eresiarca, santo e peccatore, angelo e figlio di Satana. La vita di Min Yo-Sop resta un enigma impenetrabile, e il detective Nam sarà costretto a  tentare di decifrarlo tra le pieghe del romanzo teologico che Min ha lasciato incompiuto. È infatti nel racconto delle vite parallele di Gesù e Assuero, protagonista del romanzo e alter ego del suo autore, che si cela la domanda suprema: chi dei due merita veramente l'anatema di "Falso Messia" e chi di essere chiamato "Il Figlio dell'Uomo"? Tra Simenon e Dostoevskij, intrecciando magistralmente l'indagine poliziesca alla ricerca spirituale, la figura di punta della letteratura coreana contemporanea ha creato un thriller metafisico avvincente e profondo, un capolavoro nel quale la spirale di tensione nasconde, fino all'ultima pagina, una sconvolgente rivelazione mistica.

Il figlio dell’uomo di Yi Munyòl (Saramui adùl, 1979, Traduzione Andrea De Benedittis, Bompiani, collana Narratori Stranieri Bompiani, pag. 315  -  euro 16,50) - ISBN  88-452-3486-X