Nell'arco degli anni Chi l'ha visto? ha risolto grandi misteri crudeli come il caso di Ferdinando Carretta, che uccise i genitori e il fratello, o quello dei tre fratellini Brigida, uccisi dal padre, o il caso del serial killer Stevanin o ancora queo dei delitti della baracca del Quadraro a Roma.

Il programma di Pier Giuseppe Murgia, ormai giunto alla sua 18a edizione, presentato per la seconda volta consecutiva da Federica Sciarelli, quest'anno ci sta regalando numerosi colpi di scena.

Ultimamente il programma ha deciso di occuparsi dei grandi misteri italiani e dei grandi latitanti.

Tutto è cominciato con la diffusione dell'identikit del boss mafioso Bernardo Provenzano.

Poi è stata diffusa la foto dell'invecchiamento di Ghira, uno dei tre colpevoli del massacro del Circeo ancora latitante, e indagando su di lui e su Izzo i giornalisti di Chi l'ha visto? hanno scoperto chi aveva fornito il passaporto a Guido per scappare in Argentina.

Con questo nuovo modo di fare la trasmissione l'audience è salita e in redazione sono arrivate tante telefonate ed e-mail di elogio.

Alla conduttrice piacerebbe addirittura allargare ulteriormente le tematiche della trasmissione e fare un Chi l'ha visto? persino sulle opere d'arte sparite o sulle scorie radioattive scomparse nel nulla e così via.

Andrea Ghira
Andrea Ghira

Il programma va in onda Su RaiTre tutti i lunedì alle ore 21:00.

Ecco i casi eclatanti del 2005:

La tomba di De Pedis

Un anonimo ha telefonato a Chi l'ha visto? dicendo: "Volete risolvere il caso di Emanuela Orlandi? Guardate dentro la tomba di Enrico De Pedis". Si è scoperto così che De Pedis, il capo della Banda della Magliana, detto Renatino, è sepolto nella cripta di Sant'Apoliinare a Roma. La sua tumulazione avvenne nel 1990 con il nulla osta del Vicariato di Roma, firmato dal cardinale Ugo Poletti. Nella richiesta di monsignnor Piero Vergari, De Pedis e descritto come "un gran benefattore".

Questa vicenda ha scatenato un tal polverone che il Vaticano ha inviato al programma una lettera in cui prende le distanze. C'è ancora molto da scoprire...

Il delitto del Circeo

Nel '75 nel bagagliaio di una Fiat 127 parcheggiata in via Pola a Roma, i carabinieri ritrovano due ragazze. Una delle due, Rosaria Lopez, è avvolta in una busta di plstica ed è priva di vita; l'altra, Donatella Colasanti, è seminuda, sanguinante e in stato di shock. Angelo Izzo e Gianni Guido vengono arrestati subito mentre Andrea Ghira dopo 30 anni è ancora latitante.

La redazione di Chi l'ha visto? svolge indagini negli archivi del tribunale di Latina.

Poi grazie a una signora svizzera scopre che Guido è in Argentina con il passaporto di un conoscente...

La scomparsa di Emanuela Orlandi

Sono passati 22 anni dall'ultima volta in cui Emanuela Orlandi è stata vista, il 22 giugno 1983. Chi non ricorda Roma tappezzata allora con 3000 manifesti con la foto della ragazza? Emanuela, figlia di un dipendente del Vaticano, allora 15enne, andava a scuola di musica nel palazzo di Sant'Apollinare. Sarà un caso: la stessa chiesa che ospita la tomba di De Pedis...

L'identikit di Provenzano

Berrnardo provenzano è latitante da ben 42 anni e la sua ultima foto risaliva al 1959. A Chi l'ha visto? Il Procuratore della Repubblica Pietro Grasso ha diffuso l'identikit del capo di Cosa Nostra, Provenzano, che appare stanco e invecchiato, aggiornato in base alle testimonianze più recenti.

In trasmisssone viene spiegato cosa sono i pizzini, cioè i messaggi scritti su biglietti di carta con cui comunica il boss.

E' un sistema a prova di intercettazione perché non utilizza la tecnologia. In una masseria nel comune di Ciminna, il capolinea dei pizzini, dal 1994 al 2001 il boss avrebbe tenuto le sue riunioni e avrebbe avuto uno dei suoi rifugi preferiti. Oggi la roccaforte di Provenzano sarebbe Bagheria, dove una società di autotrasporti portava i pizzini che confluivano in un bar di Villabate. Da Bagheria, il boss sarebbe partito per operarsi in un ospedale di Marsiglia. Grazie all'identikit si spera ora in una segnalazione...