I paesi nordici si sono trasformati in una vera fucina di ottimi scrittori di thriller e la Marsilio Editori nella sua collana Farfalle ne propone i migliori in assoluto, infatti recentemente ha inviato nelle librerie il romanzo Nel nome di mio padre (I grunden utan skuld, 2010) della scrittrice svedese  Viveca Sten.

Per i lettori di thriller e in particolare di romanzi provenienti dal Nord Europa il nome di questa autrice non è completamente sconosciuto in quanto nel 2010 era stato pubblicato un suo thriller dal titolo Il corpo che affiora, edito da Rizzoli.

Entrambi fanno parte della Sandhamn Series. Una serie che ha avuto un grande successo in patria e che attualmente conta sette libri pubblicati.

I romanzi della serie si svolgono tutti sull’isola di Sandhamn (su questa isola l’autrice possiede una casa per le vacanze) una tranquilla isola che si trova nell’arcipelago davanti a Stoccolma, una meta di rilassanti vacanze.

I protagonisti sono l’ispettore di polizia Thomas Andreasson che spesso è aiutato da una sua amica, l’avvocato Nora Linde.

Tutto inizia nei primi giorni di novembre del 1956, quando Marianne, rientrando di sera tardi, non trova in casa sua figlia Lina. Pensando sia andata a trovare Louise, la sua più cara amica che vive a Trouville e sia rimasta li a dormire, non si preoccupa più di tanto: è successo altre volte e comunque si ripromette di telefonare l’indomani mattina a casa dell'amica. Ma l’indomani Hanna. la madre di Louise, le comunica che Lina ha lasciato la loro casa in bici alle dieci di sera.

Di indagare su questa scomparsa viene incaricato l’ispettore Thomas Andreasson  ma le ricerche non danno alcun risultato e solo dopo qualche mese dei ragazzini mentre giocano nel bosco trovano un sacco sospetto. Avvisata la polizia si scopre che contiene delle ossa umane che potrebbero essere quelle della ragazza scomparsa.

Nel gruppetto di ragazzini ci sono anche i figli di Nora Linde una vecchia amica di Thomas, che si è recata sull’isola in cerca di pace e per meditare sul suo rapporto con il marito di cui ha scoperto un suo recente tradimento.

A questo punto Nora, anche per distrarsi dalle sue vicende famigliari, decide di aiutare Thomas nelle indagini.

L’ispettore e l’avvocato Linde uniscono le loro forze per trovare il brutale assassino, chiedendosi se si trova ancora sull’isola e se potrebbe uccidere ancora, ma per dare risposta a queste domande dovranno scavare nel passato seguendo storie drammatiche tenute segrete dalla piccola comunità.

Un romanzo interessante, con una trama ben articolata e con personaggi ben delineati che risultano essere poi persone normali con i vari problemi famigliari, di lavoro e di figli. E in questi personaggi il lettore si identifica.

l’autrice:

Viveca Sten, è nata nel 1959. Dopo una brillante carriera giuridica, è oggi tra le autrici scandinave di genere di maggior successo internazionale. I suoi libri, da cui è stata tratta anche una serie televisiva dal titolo Omicidi a Sandhamn (trasmessa in Italia sul canale Giallo), sono pubblicati in 20 paesi. Vive a nord di Stoccolma con il marito e i tre figli e trascorre lunghi periodi sull’isola di Sandhamn, uno dei gioielli dell’arcipelago, dove la sua famiglia possiede una casa da generazioni.

la quarta:

In una buia sera di novembre, una ragazza di vent'anni scompare misteriosamente dalla piccola isola di Sandhamn al largo di Stoccolma, un paradiso naturale di spiagge e boschi, famoso per lo storico circolo velico e le regate, con un accogliente villaggio di case in legno che si affacciano sulle acque del Mar Baltico. La bella stagione è ormai finita, chioschi e locali sono sigillati con robusti lucchetti, e sull'isola è rimasta solo una manciata di persone, in attesa che le giornate si facciano più luminose. Dalla centrale di Nacka, l'ispettore Thomas Andreasson torna ai luoghi dell'infanzia per partecipare alle ricerche, complicate dall'infuriare di una violenta tempesta di pioggia e vento, ma è tutto inutile. Di Lina Rosén non c'è più traccia. Qualche mese dopo un gruppo di bambini, giocando nel bosco, scopre un sacco che affiora dalla neve. Contiene resti umani. Potrebbero appartenere a Lina? Anche Nora Linde in quei giorni si trova a Sandhamn con i figli. Il suo matrimonio è in crisi e lei ha bisogno di riflettere, ma i tragici eventi che scuotono l'arcipelago hanno il sopravvento. Ora sente di dover dare un contributo alle indagini, in nome dell'antica e profonda amicizia che la lega a Thomas; e in nome della sua innata curiosità di avvocato che non si accontenta di stare semplicemente a guardare. L'assassino potrebbe trovarsi ancora sull'isola e non sembrano esserci piste a cui aggrapparsi. A Thomas e Nora non resta che scavare nel passato e ripercorrere le storie di una piccola comunità che ha custodito per anni avvenimenti drammatici.

Nel nome di mio padre di Viveca Sten (I grunden utan skuld, 2010)

Traduzione Alessia Ferrari 

Marsilio Editori, collana Farfalle, pagg. 407, euro 18,50