Ai primi di marzo è stato pubblicato dalla Edizioni Piemme il thriller La vita perfetta (Disclaimer, 2015), romanzo con il quale ha fatto il suo debutto nel campo della narrativa la documentarista per la BBS, Renée Knight. Un debutto che viene sognato da migliaia di scrittori alle prime armi, infatti il romanzo ha colpito immediatamente i curatori delle maggiori case editrici che si sono contesi i diritti a colpi di migliaia di euro.

La protagonista della vicenda si chiama Catherine Ravenscroft, una film-maker a cui il successo non manca, felicemente sposata con Robert. I due hanno avuto una vita appagante, con un figlio che ormai adulto ha lasciato la casa di famiglia per andare a vivere altrove. I due, di comune accordo hanno venduto la casa dove avevano abitato (ormai troppo grande per loro) acquistando un appartamento più piccolo e più adatto alle loro diminuite necessità.

Il trasloco è appena avvenuto, la nuova casa deve subire gli ultimi ritocchi e sistemazioni e una sera Catherine prima di andare a letto da uno scatolone prende a caso un libro e inizia a leggerlo, una lettura che alle prime pagine sembra interessante ma che subito dopo la sconvolge enormemente in quanto si rende conto che nel volume sono riportati degli episodi che assomigliano troppo a quanto è successo a lei molti anni prima. E’ vero, il nome della protagonista non è il suo, ma la sua descrizione si attaglia perfettamente alla Catherine di molti anni prima e quanto è narrato è esattamente quello che le è accaduto  e che lei non ha mai raccontato a nessuno tacendo tutto ai suoi parenti più stretti e anche a suo marito.

La donna effettua delle ricerche sul nome dell’autore A.J. Preston scoprendo che non esiste, forse il nome indicato in copertina è uno pseudonimo, anche il titolo del volume Un perfetto sconosciuto non risulta esistere. La formula del “disclaimer” e cioè quella famosa frase: Qualsiasi analogia con persone vive o scomparse… è stata barrata con pennarello rosso, questo a indicare che la somiglianza non è assolutamente casuale e che il personaggio non è di fantasia ma è proprio lei. Altre indagini portano alla scoperta che il romanzo è stato autopubblicato, la casa editrice sarebbe la Ramnusia che nella mitologia greca era la Nemesi (o vendetta).

La vita e la mente della donna cadono in pezzi, per Catherine è veramente sconvolgente scoprire che qualcuno conosce nei minimi dettagli quanto avvenuto a lei vent’anni prima, durante una vacanza in Spagna.

Il rapporto con suo marito, basato sulla assoluta fiducia tra i due si guasta e anche il suo lavoro ne risente e lei diventa prigioniera di quel segreto che pensava di conoscere solo lei e l’altro (che però e morto)..

Vorrebbe fortemente dimenticare tutto, ma il passato, inesorabile torna per distruggerla.

Il percorso: dal manoscritto al volume pubblicato:

Un'importante agenzia letteraria inglese manda agli editori il debutto di un'autrice uscita dalla prestigiosa Faber Academy, Renée Knight. Due giorni dopo, 9 editori sono in lizza per accaparrarsi i diritti. Doubleday, l'editore de La ragazza del treno, è in cerca di un romanzo speciale, da lanciare subito dopo. Leggendo il manoscritto de La vita perfetta capiscono di averlo finalmente tra le mani e se lo aggiudicano per una somma a sei cifre.

Nel frattempo, in tutto il mondo gli editori si scatenano. In Italia, se lo aggiudica Piemme, e presto si arriva a ben trenta editori stranieri. Anche il cinema si muove e i diritti vengono opzionati da una grande casa cinematografica. La vita perfetta è in tutte le librerie inglesi, con una prima tiratura da record, e finisce direttamente al primo posto in classifica, dove resta tuttora.

l’autrice:

Inglese, ha lavorato a lungo come documentarista per la BBC, prima di dedicarsi alla scrittura. La vita perfetta è il suo primo romanzo. Vive a Londra con il marito e due figli.

la quarta:

Catherine Ravenscroft non sa cosa sia il sonno. Da quando in casa sua è comparso quel libro, l’edizione scalcagnata di un romanzo intitolato Un perfetto sconosciuto, non riesce più a fare sonni tranquilli, né a vivere la vita di ogni giorno, la sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta da un marito innamorato e un figlio ormai grande. Non ci riesce perché quel libro – anche se Catherine non sa chi l’abbia scritto, o come possa essere finito nella nuova casa dove lei e il marito hanno appena traslocato – racconta qualcosa che la riguarda molto da vicino. Qualcosa che soltanto lei sa, e che ha nascosto a tutti, anche a suo marito.

Chi è l’autore di quel libro, e come fa a conoscere Catherine e a sapere cosa ha fatto un giorno di tanti anni fa, durante una vacanza al sole della Spagna? E che cosa vuole adesso da lei? Catherine dovrà fare i conti con la paura, e – forse per la prima volta – con la verità. Perché anche le vite che ci sembrano più perfette nascondono dei segreti che possono distruggerle.

La vita perfetta di Renée Knight (Disclaimer, 2015)

Traduzione Velia Februari 

Edizioni Piemme, pagg. 282, euro 19,50