Da qualche settimana è in libreria il thriller Il nuotatore (Simmaren, 2013) edito da Bompiani.

E’ il romanzo d’esordio dello svedese Joakim Zander.

Il romanzo, prende immediatamente l’interesse del lettore con un inizio avvincente: siamo a Damasco, nella calda estate del 1980, una anonima spia americana ha avuto una storia d’amore con una donna svedese. Dalla relazione è nata una bambina e mentre la madre si sta recando con l’auto del suo uomo a prendere delle medicine per la piccola, l'auto  esplode. Evidentemente qualcuno ha scoperto il “lavoro” dell’uomo e lo vuole eliminare. Lui assiste impotente alla morte della donna amata e prima di fuggire lascia sua figlia sul portone dell’ambasciata svedese.

Il ricordo della morte della donna e dell’abbandono di sua figlia sarà un pensiero che lo perseguiterà per sempre e lo porterà ad accettare continuamente missioni pericolose in Libano, Afghanistan, Iraq; ovunque  il pericolo e lo stress gli permettonano di dimenticare.

Nel romanzo abbiamo frequenti passaggi nel tempo e nello spazio per seguire sia le imprese della spia che la vita di alcuni personaggi nel 2013.

Infatti conosciamo Klara Walldéen, bella e giovane svedese che lavora per una parlamentare della UE. Klara è stata allevata dai nonni, non ha mai conosciuto i suoi genitori in quanto è la bambina abbandonata trent’anni prima davanti all’ambasciata svedese a Damasco. Lei e il suo ex-fidanzato Mahmoud Shammosh entreranno in possesso di informazioni riservatissime e pericolose sulle torture che spie americane hanno inflitto a terroristi o presunti tali. I due diventeranno dei bersagli di agenti clandestini della CIA. Saranno oggetto di una caccia spietata e saranno ingiustamente accusati e ricercati come terroristi. Dovranno fuggire da un paese all’altro, ma i loro inseguitori hanno dietro di loro tutto il potere dei loro governi.

Altro personaggio di questo thriller è un lobbista svedese, George Loow. Sta facendo una grande carriera all’interno della società per cui lavoro, poi gli viene assegnato un cliente che i suoi superiori sembrano insolitamente desiderosi di accontentare. Si scopre che il cliente è la stessa squadra della CIA che sta inseguendo Klara e Mahmoud. George pertanto viene coinvolto in un gioco mortale in cui né le regole né i giocatori sono quello che sembrano.

Quando quella spia americana senza nome scopre che Klara Walldéen è sua figlia, e che una squadra della CIA guidata dal proprio superiore è alla sua caccia per ucciderla, decide di salvare quella ragazza che abbandonò da bambina.

I fili di questa avvincente storia si intrecciano in una vigilia di Natale nel tempestoso arcipelago svedese.

Molte cose saranno chiarite anche nel sangue e il passato si intreccerà inevitabilmente con il presente.

Un romanzo da non perdere.

l’autore:

Joakim Zanderha 39 anni. E’ vissuto in vari paesi come Siria, Israele, Belgio e Stati Uniti. 

Ha studiato legge presso l'Universita' di Uppsala e ha poi conseguito un dottorato all'Universita' di Maastricht.

Lavora come avvocato per la Commissione Europea a Helsinki.

Questo è il suo primo romanzo i cui diritti sono stati venduti in 28 paesi.

la quarta:

Damasco, primi anni ’80. Una donna va verso un’auto, il suo compagno, un agente segreto, tenta di raggiungerla, e porta in braccio una bambina, tentando di proteggerla. La donna mette in moto l’auto, che esplode, inaspettatamente. Lei muore, il suo compagno si ritrova in terra, con il suo corpo protegge sua figlia, miracolosamente illesa. Ma è costretto ad abbandonarla presso l’ambasciata svedese, per salvarla. Bruxelles, trent’anni dopo. Klara Walldéen – assistente di una nota parlamentare europea – entra in possesso di informazioni sensibili e riservatissime. È in pericolo, quei file riservati e trafugati non devono per nessun motivo essere diffusi. E chi ne è a conoscenza deve essere eliminato. Sempre a Bruxelles, un giovane e rampante lobbista senza scrupoli, George Loow, riceve un incarico da una misteriosa e ambigua società americana: raccogliere informazioni su Klara Walldéen e il suo ambiente di lavoro. Tre personaggi coinvolti in una tela di ragno che pure contribuiscono, involontariamente, a tessere, da cui sembra impossibile liberarsi e che può costare la vita. Tre personaggi legati da fili oscuri e invisibili, vincoli di sangue e di interesse che devono decifrare per sopravvivere. Forse. ll nuotatore non è solo un thriller adrenalinico e serratissimo. È il conflitto di uomini e donne con il proprio passato e la ricerca di un riscatto. È il ritratto di una classe politica europea meschina e affaristica; e, soprattutto, è la storia di una donna, Klara, del suo coraggio e della sua sfacciata libertà.

Il nuotatore di Joakim Zander ((Simmaren, 2013)

Traduzione Carmen Giorgetti Cima

Bompiani, collana Narratori Stranieri, pagg.460, euro 19,00