La casa editrice Rizzoli, nella collana La Scala Noir, ha inviato in libreria, in questi ultimi giorni di aprile un romanzo dal titolo La donna di troppo (2013). Autore: Enrico Pandiani.

Lo scrittore ha lasciato la saga dedicata a “Les italiens”, che tanti lettori aveva appassionato e il cui ultimo romanzo Pessime scuse per un massacro, era stato pubblicato, sempre da Rizzoli, circa un anno fa.

Se con il primo romanzo della saga dal titolo Les italiens, le riviste del settore indicarono l’autore come una delle più promettenti firme del panorama editoriale del giallo e del noir, con i successivi romanzi Pandiani ha confermato in pieno la sua bravura.

Ora con La donna di troppo, l’autore ci racconta un adrenalinico thriller che si svolge nella sua Torino e che ci fa conoscere una protagonista molto interessante: Zara Bosdaves

Zara dopo aver lavorato in polizia, ha lasciato tutto e si è trasferita a Torino dove ha aperto una agenzia investigativa e con il suo nuovo compagno Francois è socia al 30% di un locale alla moda: Le Cosmopolite.

Nel leggere le  indagini e le avventure di Zara, il lettore conoscerà un’altra Torino.

Non la Torino bella e tranquilla delle madamine, della Mole, della tranquilla Piazza Castello. Non la Torino magica ed esoterica, ma una città molto diversa, fatta di spaccio di droghe, disperazione e altro di cui è meglio tacere.

Per Zara, donna attiva che ama muoversi e agire, la vita di investigatore privato a Torino è quasi noiosa, sino al giorno in cui nel suo ufficio entra la signora Lucrezia Hongran moglie divorziata dall’industriale Leone Dalmazzo.

Quest’ultimo è morto da poco in circostanze non chiare, forse l’auto, dove Leone si trovava, è stata spinta nel fiume. La morte di un industriale del calibro di Leone Dalmazzo produce grande scalpore e la polizia viene pesantemente coinvolta in indagini a tutto raggio.

Ma la signora Lucrezia non chiede a Zara di occuparsi di questa faccenda, vuole solo rintracciare suo figlio di diciassette anni che proprio la sera prima non era rientrato a casa e che non risponde più alle telefonate della madre.

Una scomparsa forse dovuta al dolore per la recente perdita del padre, ma che può nascondere qualcosa di più pericoloso.

Ritrovare un ragazzo scomparso a Zara sembra un lavoro di tutto riposo, ma l’investigatrice si troverà immersa nei torbidi affari delle famiglia Dalmazzo e di altra gente che ha molto da nascondere, arrivando fino all’omicidio.

Con questo romanzo, Enrico Pandiani si conferma un maestro del noir, disegnando una Torino crudele e inattesa, che di giorno ti seduce e di notte ti pugnala, e una nuova travolgente protagonista: Zara Bosdaves.

un brano:

Lo trovò molto carino, con quei capelli biondi tutti spettinati, e il viso teso e stanco. Teneva in mano un casco e pareva imbarazzato.

«Non ho visto nessuno, in effetti» disse guardando verso la strada. «Sembra che tu sia stata di parola.»

«Molto gentile» brontolò Zara posando il giornale nella borsa. «Bene, adesso che abbiamo rotto il ghiaccio puoi anche avvicinarti, in genere non mordo. Vorrei che mi spiegassi un po' di cose.»

Filippo sorrise di nuovo, arrossendo in maniera vistosa. Fece il giro della vasca e si avvicinò a Bosdaves. Si strinsero la mano, poi lei si accomodò sul bordo di pietra. Lui rimase in piedi per qualche momento prima di posare il casco nell'erba e sedersi al suo fianco.

«Come mai hai scelto di fare l'investigatore privato?» chiese.

«Lavoravo in polizia, non ho fatto altro per gran parte della mia vita.»

«Perché hai lasciato la pula?»

«Ero stanca. Una sera una collega è stata uccisa davanti a me, così ho deciso di mollare tutto per trasferirmi qui a Torino. Il poliziotto è la sola cosa che so fare, quindi ho aperto un'agenzia.»

«Che razza d'idea» borbottò lui, «venire ad abitare a Torino.»

«È bellissima, cos'è che non ti va di questa città?»

«E un posto di merda, in mano a pochi conservatori privilegiati che pensano solo al proprio tornaconto.»

«Se non sbaglio, anche la tua famiglia appartiene a questa élite.»

«Lo so, ma non ho scelto io di farne parte, per questo me ne vorrei andare. Ce una specie di corte a Torino; è cambiato il re, ma i cortigiani sono sempre gli stessi.»

l’autore:

Enrico Pandiani è nato a Torino nel 1956. E’ è autore della saga dedicata a “Les italiens”, il cui ultimo capitolo è Pessime scuse per un massacro, pubblicato da Rizzoli nel 2012, e ora disponibile in Bur.

Il suo blog è

www.lesitaliens.wordpress.com

la quarta:

Solo un anno fa Zara Bosdaves poteva imbattersi in un cadavere senza altra preoccupazione che affidarlo ai colleghi della Scientifica. Non doveva filare via, allora, ripulire in maniera frettolosa quello che poteva aver toccato, pensando a cosa diavolo dire alla polizia. Era lei la polizia. Adesso Zara fa la detective privata: ha raccolto la sua vita, l’ha impacchettata e si è trasferita a Torino dove, oltre all’agenzia d’investigazioni, è titolare insieme al compagno François di uno dei locali più alla moda della città. E ce la sta mettendo tutta per adattarsi al suo nuovo lavoro, ma pedinare mariti traditori non è proprio il massimo che una donna come lei – una che pratica aikido, che sa dove colpire e dove far male – possa desiderare. Fino a quando non le viene affidato l’incarico d’indagare sulla scomparsa del figlio di un importante industriale, quest’ultimo morto in circostanze sospette in un incidente d’auto. Zara allora dovrà fare i conti con torbidi affari di famiglia, con gente disposta a tutto pur di arrivare lassù, oltre la nebbia; dovrà misurarsi con la violenza, con il dolore. E trovarne la cura. Ma dal sangue non si può guarire, e a lei non resterà altro da fare che seguirlo. Per scoprire dove porta.

La donna di troppo di Enrico Pandiani (2013)

Rizzoli, collana La Scala Noir, pagg. 358, euro 17,00