La giovane donna accelerò la corsa, gli occhi puntati sull’obiettivo. L’ingresso della metropolitana all’incrocio con la Nevskij Prospekt.

Dall’edificio in cui il capomissione coordinava l’operazione partì un colpo. Era andato tutto per il verso sbagliato. Non si erano aspettati una reazione così violenta, in pieno giorno. L’impatto del proiettile esploso dal cecchino scaraventò sul selciato il sicario travestito da babushka.

La gente si era buttata a terra alla ricerca di protezione. Restavano in piedi solo i killer. Una ragazza che sino a pochi attimi prima sembrava interessata solo alle scarpe di Prada esposte in una vetrina camminava a passo accelerato reggendo una P38 a due mani. Sparò un paio di colpi scheggiando un muro alle spalle di Nikki.

- Là! - urlò il capomissione.

Lo sniper alla finestra abbatté l’assassina centrandola all’occhio destro. Morte istantanea.

- Presto... estrazione d’emergenza! - ordinò il capomissione al microfono.

Nell’aria risuonavano le sirene della milizia. Se Nikki si fosse fatta arrestare in quel pandemonio, addio copertura. Esistevano fondati sospetti che l’eliminazione di Hannah Borakova fosse sponsorizzata dall’FSB. Motivo in più per andarsene subito.

Nikki infilò la scalinata della metropolitana. La stazione di Nevskij e Sadovaya era un capolavoro architettonico di volte, stucchi e ottoni lucidati. La ragazza saltò al volo i tornelli e prese un’altra rampa di scale per raggiungere le banchine. Di colpo si trovò di fronte due uomini. Giacconi scuri, capelli rasati a zero. Cercarono di bloccarle la strada. Nikki era carica di adrenalina e rabbia. Ne spinse uno contro il muro con una spallata. Gli premette la semiautomatica nel ventre e tirò tre volte il grilletto. La giacca dell’uomo prese fuoco per le vampate. Il sicario morì eruttando bava rossa.

Nikki si voltò vibrando un colpo orizzontale con il calcio della Walther. Sfondò la tempia del secondo aggressore prima che questi avesse il tempo di usare lo storditore Taser.

Un respiro dopo Nikki correva già verso il fondo della banchina tra manifesti illuminati e piloni a scacchi bianchi e rossi. Trovò la porta di metallo aperta. Un “raccoglitore” della DSE l’aspettava.

Insieme percorsero uno stretto budello nelle viscere della città. Illuminazione ridotta a bulbi ingabbiati nelle pareti, tubature sul soffitto umido. Scesero in una piattaforma che si affacciava sul canale Fontanka. Il motoscafo aveva già il fuoribordo acceso. L’acqua scura gorgogliava sotto la volta di pietra.

All’esterno, sul ponte, il SUV nero si fermò direttamente sul marciapiede. L’autista rimase al volante mentre una coppia scese e si sporse dal parapetto. La donna issò in spalla un RPG-7. Minuta e biondissima, sembrava più un’indossatrice che un killer. Il suo compagno era un russo gigantesco con orecchini d’acciaio.

- Fugge dal canale! - esclamò individuando il motoscafo che emergeva dalla galleria per immettersi nella Fontanka. Alla luce del giorno la sagoma affusolata del fuoribordo nero si stagliava perfettamente sulle acque del fiume.

La bionda allineò il mirino, azionò il meccanismo di puntamento elettronico e aspettò che il bersaglio entrasse nelle coordinate di tiro. Premette il grilletto liberando il missile anticarro con un sibilo assordante.

Una manciata di attimi dopo il motoscafo diventava luce e calore.

Soddisfatti, i killer risalirono sul SUV, che ripartì bruscamente provocando una serie di tamponamenti a catena.

Da sotto la volta del canale Nikki e l’uomo che le era venuto in soccorso guardavano il motoscafo telecomandato bruciare tra le onde. Hannah era stata uccisa insieme a un agente, e avevano perso il prezioso materiale promesso dalla giornalista. Nikki era ufficialmente morta, ma era solo una piccola vittoria nel corso di una missione che si era dimostrata un fallimento. Alla giovane non restava che tornare a Bruxelles e fare rapporto. Decisamente l’operazione Barracuda non era una chimera e c’erano uomini così potenti da scatenare una battaglia nel cuore di San Pietroburgo per difenderne il segreto.

NON PERDETE A NOVEMBRE IN EDICOLA “OPERAZIONE BARRACUDA”

SEGRETISSIMO N. 1593

© 2012 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano