Esiste un “regno nascosto”, una realtà musicale sotto la superficie che resiste ai tentativi di catalogazione o semplicemente di spiegazione. Da alcuni giorni in libreria c’è un saggio che la cattura e ce la illustra, con stile scorrevole ma pregno, illuminante e illuminato.

Sub Terra, Rock estremo e Cultura Underground in Italia (Tsunami, Le Tempeste 11) vede il ritorno di Eduardo Vitolo nel campo della saggistica musicale, rivolto tanto agli esperti quanto ai neofiti.

   

Il concetto di “Underground Music”, da sempre alquanto elusivo, è stato oltremodo influenzato da visioni personali e fratture profonde. La scena estrema italiana non è da meno, presentandosi come un fenomeno complesso, sfuggente, da sempre in lotta per il riconoscimento definitivo.

Frantumato in scene cittadine (Torino, Milano, Genova, etc.), coraggiose avventure in solitaria e congregazioni devote all’estremismo sonoro e tematico, l’underground nazionale è un crogiuolo di stili e influenze, ispirazione e trovate seminali.

Sub Terra, Rock estremo e cultura underground in Italia (1977-1998) è un vero e proprio reportage che oltre ad approfondire band e dischi ormai lontani nel tempo, ha l’ardire di raccontare il contesto culturale, sociale, antropologico e religioso nel quale tanti gruppi hanno dovuto sopravvivere e lottare.

Scopo del libro è quello di entrare nel “regno nascosto” dell’underground Rock estremo dall’inizio degli anni ’80 (e anche prima) fino ad arrivare all’avvento di Internet di fine anni ’90, quando il mondo della musica subisce stravolgimenti enormi che ne tranceranno le fondamenta.

Un’indagine sugli anni pionieristici delle fanzine, dei demo fatti in casa e dei vinili in tiratura limitata fino all’irruzione del compact disc, condotta intervistando tanti piccoli/grandi protagonisti e senza lesinare uno sguardo approfondito sulla realtà politica e sociale dell’epoca e sulle problematiche legate alla valorizzazione della musica da parte dei promoter, delle etichette, delle istituzioni locali e nazionali.

Un vero e proprio viaggio nell’Ade della musica estrema.

  

Con dichiarazioni in esclusiva di:

Steve Sylvster (Death SS), Mario Di Donato (The Black), Roberto Mammarella (Monumentum/Avantgarde Music), Nicola (Nick) Curri (Flash Magazine), Fabban  Funeral (Oration/Aborym), Mark “Peso” Pesenti (Ghostrider/Necrodeath), Ac Wild eAndy Panigada (Bullldozer), Vincenzo Barone (H/M), Francesco Palumbo (My Kingdom Music), Massimo Cottica (H/M/Mad Poltergesit/Expiatoria), Agghiastru (Inchiuvatu, Mediterranean Scene) Massimo Gasperini (Black Widow Records), Carmelo Orlando (Catacomb/Novembre), Mauro Berchi (Ras Algethi/Canaan/ Eibon Records), Achille Testa (Black Prophecies), Stefano Zanardin (Terror From Hell Records), Giulio “The Bastard” (Cripple Bastards), Francesco Morese/Verminaard (Ugluk/From Depths/Apolokia), Von Blackfrost (Apolokia), Umberto Giannini eRoberto Figliolia (Mayhem/Enslaved), Fabio Calluori (From Depths), Tony D’Alessio e Marco Di Filippo (Lost Innocence), Rosario Reina (Hidden Hate),  Jaiko (Detestor), Walter Maini (Mortuary Drape), Trevor e Tommy Talamanca (Sadist), Max Marzocca (Natron), Alberto Penzin (Schizo), Ain Soph Aour, Nachzehrer Mara,John Cordoni (Necromass), Andrea Signorelli (Braindamage), Gianni Colonna (Incinerator, Social Mayhem), Michele Montaguti (Electrocution), Cristiano Borchi (Stormlord), Tommy Massara (Extrema), Gianluca Molè (Glacial Fear), Nicola Bianchi (Handful Of Hate), Samael Von Martin (Evol), Manul Merigo (IN.SI.DIA), Andry Verga (Broken Glazz), Diego Banchero  (Malombra), Carlo Ortolano (Dracma Records), Ossian (Opera IX), Sophya Baccini (Presence), Adriano Cucinotta (Sinoath), Maurilio Rossi (Goad), Ivo Punzo (Randagi), Antonio Pucciarelli (Undertakers), Claudio Nigris (Dunwich), Anthony Drago (Fingernails), Claudio Callegari (Jesterbeast).

   

Sub Terra: Rock estremo e Cultura Underground in Italia (1977-1998) di Eduardo Vitolo (Tsunami), 352 pagine, euro 20,00 - ISBN 978-88-96131-41-1