Prima della guerra, durante il ventennio fascista, Luciano Serra ed Eupremio Carruezzo sono stati poliziotti della lutulenta Divisione Affari Generali e Riservati. Ora, nel 1959, il primo è un avvocato con pochi clienti, il secondo il suo attempato «giovane di studio». Ma il «demone dell’investigatore» non li ha abbandonati. Per questo accettano di mettersi sulle tracce di Giacomo Oppo, giornalista del «Messaggero» e romanziere di scarso successo di cui si sono perse le tracce; per questo e forse anche per il viso da angelo della moglie di Oppo, Anna Lopapa. L’uomo è scomparso mentre era impegnato in un’inchiesta su Farouk, l’ex re d’Egitto diventato protagonista della dolce vita capitolina. Muovendosi lungo questa pista esotica e mondana i due vecchi segugi si imbattono nel tentativo di spingere il monarca esiliato a un’impossibile rivincita contro Nasser, un piano talmente bizzarro da far sorgere il sospetto che ne nasconda un altro, magari antitetico. Fra conversazioni intorno alle grandezze e alle miserie del potere, stralunati amori, fantasiosi ingressi in scena di entraîneuse e ballerine di fila, Serra e Carruezzo indagano in una Roma spericolata dove le loro domande troveranno, ne sono consapevoli, soltanto risposte parziali e provvisorie.

Farouk di Luciano Marrocu (Dalai editore) pag. 223 - € 16.00 - ISBN: 9788860739261

Luciano Marrocu ha insegnato all’Università La Sapienza di Roma e attualmente insegna Storia Contemporanea all’Università di Cagliari, città in cui vive. È autore di numerosi saggi storici (tra cui Orwell. La solitudine di uno scrittore, 2009) e di quattro romanzi, tradotti anche all’estero, che hanno sempre come protagonisti Serra e Carruezzo; l’ultimo di questi, Il caso del croato morto ucciso, è uscito da Dalai editore nel 2010.