Rivalutare il giusto peso delle donne negli eventi storici è opera meritoria, ma bisogna stare attenti: si corre il rischio di saltare il fosso e diventare discriminanti verso gli uomini, di macchiarsi cioè dello stesso peccato di generazioni di cronisti, anche se al contrario.

È un peccato di cui si macchia l’autrice statunitense Kathleen McGowan quando, nel 2006, pubblica a proprie spese il suo particolarissimo contributo ai “Falsi Vangeli” letterari: “Il Vangelo di Maria Maddalena” (The Expected One). In origine l’autrice voleva scrivere un saggio, ma (a sua detta) per evitare di creare problemi alle sue fonti ha deciso per la fiction; questa operazione in realtà è di solito la più remunerativa, visto che il saggio più attendibile non arriverà mai al successo di pubblico del romanzo più fantasioso.

Nasce così il suo alter ego Maureen e nasce il primo libro di quella che, dopo, risulterà essere una trilogia: la Trilogia di Maddalena, di cui finora sono apparsi in italiano sono i primi due episodi. (Il terzo, “The Poet Prince” è uscito quest’anno in patria).

 

La citata Maureen è una professoressa di storia che ha a cuore ristabilire il giusto peso delle donne nelle passate vicende umane. Troppe volte infatti leggende e pregiudizi hanno voluto relegare le donne a ruoli preconfezionati.

La donna deve il successo delle sue lezioni ad un saggio che ha pubblicato e che ha sollevato accesi dibattiti: “HerStory: difesa delle eroine più odiate della storia” (uno pseudobiblion in più per questa rubrica!). Il titolo è un delizioso gioco di parole fra history (che suona come his-story, la storia di lui) e herstory (che suona come her-story, la storia di lei). «Una volta lessi che i primi testi storici inglesi erano stati tradotti da una setta di monaci, - racconta la professoressa in un’intervista - i quali credevano che le donne non avessero un’anima e fossero la fonte di tutti i mali. [...] Questa scoperta mi sconvolse e mi portò a chiedermi: è possibile che anche altri personaggi storici femminili siano stati dipinti basandosi sul pregiudizio?»

Nasce così una ricerca storica tutta al femminile (forse troppo al femminile), e il punto di arrivo non può essere che la donna più celebre dei Vangeli: Maria Maddalena. «Sono passati più di trent’anni da quando è stato dichiarato formalmente che Maria non era la peccatrice del Vangelo di Luca e che papa Gregorio Magno aveva inventato quella storia nei secoli bui per perseguire le proprie mire. Ma è difficile cancellare l’immagine che l’opinione pubblica si è fatta di lei per due millenni».

Non possono scappare a questa ricerca le grandi donne della storia (Lucrezia Borgia, Giovanna d’Arco, etc.), ma questo alla fin fine è solo uno dei molti elementi tipicamente romanzeschi di cui l’autrice non disdegna l’uso: astrologia, alchimia, pittura (grande fetta dei misteri del romanzo si legano ad un celebre quadro di Nicolas Poussin), Templari, i Catari («I loro insegnamenti arrivavano in modo puro e diretto da Gesù Cristo. Tramite Maria Maddalena. Lei è stata la fondatrice del catarismo»)... nessun’ingrediente manca alla ricetta.

 

Kathleen McGowan (foto di Mary Ann Halpin)
Kathleen McGowan (foto di Mary Ann Halpin)
Al di là degli elementi thriller e dei classici temi riguardanti Templari e misteriose sette, quello che a noi interessa è «il Vangelo di Maria Maddalena, un resoconto assolutamente perfetto della sua vita con Gesù Cristo». Nessun testimone l’ha mai visto né ne ha scritto, e ci sono ipotesi secondo cui addirittura il Vangelo di Giovanni - così diverso dagli altri tre canonici - sia stato scritto in realtà dalla donna.

Nel Cristianesimo le donne hanno sempre avuto un forte peso, e si giunge addirittura a conclusioni ben più importanti. «Negli Atti, Luca spiega quali sono i requisiti fondamentali per diventare un apostolo: [...] se vogliamo prendere tutto alla lettera, c’è una sola persona che possiede tutti questi requisiti... ed è Maria Maddalena.»

Non a tutti però va giù l’idea di una donna che addirittura potrebbe aver scritto l’unico vero vangelo, ed appartenenti di misteriose sette moderne potrebbero vedere in Maureen l’Attesa, la reincarnazione di Maria Maddalena. «Da mille anni ci sono persone che ucciderebbero pur di impedire che venga ritrovato il vangelo di Maria. [...] Ci sono ancora persone disposte a uccidere pur di impedire che la profezia si avveri. Se queste persone pensano che tu sia l’Attesa, potresti essere in serio pericolo».

Quando viene ritrovato questo prodigioso Vangelo, prima ancora che inizi la traduzione si intuisce che affronterà temi più che scottanti. Una volta tradotta la parte intitolata “Il libro dei Giorni delle Tenebre”, sappiamo che questo «parla dell’ultima settimana della vita di Cristo». Con frasi che sembrano tratte più dal musical “Jesus Christ Superstar” che da un ipotetico vangelo, scopriamo che Giuda era più oculato degli altri apostoli nonché il più saggio - ma questo in realtà già lo sapevamo, come si è visto nel numero precedente di questa rubrica. In un lungo (e sinceramente estenuante) racconto nel racconto, Gesù è sposato con Maria, precedentemente sposata a Giovanni, ed aspettano un figlio: dopo varie peripezie, rielaborazione dei ben noti avvenimenti, il Salvatore va verso la croce salutando la sposa con queste parole: «Il mio tempo qui è finito. Adesso tocca a te.»

Come si può immaginare, una storia del genere non può diventare di dominio pubblico: il Vangelo di Maria Maddalena scomparirà come tutti gli pseudobiblia, anche se non verrà distrutto bensì finirà nascosto nella Biblioteca Vaticana.

 

Visto il successo di questo romanzo, la McGowan continua sulla stessa strada e nel 2009 esce - stavolta pubblicato da una casa editrice - il secondo episodio della Trilogia della Maddalena: “Il libro dell’amore” (The Book of Love).

Il romanzo parte dalla pubblicazione da parte della protagonista del risultato delle ricerche del precedente libro: “La verità contro il mondo: il vangelo segreto di Maria Maddalena” (delizioso pseudobiblion che analizza un altro pseudobiblion!). «Basato sulle sue esperienze di vita, il romanzo fondeva il personale percorso di scoperta di Maureen con le rivelazioni spesso sconcertanti sulla vita di Maria Maddalena come discepola prediletta di Gesù.»

Le critiche, come ci si può immaginare, non mancano né si fanno attendere, ma resta il fatto che la “sua” Maddalena sta conquistando sempre più adepti, benché il manoscritto - portato a Roma - è ancora sotto esame per vagliarne l’autenticità.

Avevamo lasciato Gesù e la Maddalena “uniti” in matrimonio, ed ora scopriamo il frutto di quell’unione: Sarah-Tamar, che in seguito divenne profetessa. Questo personaggio sarà il protagonista di un romanzo nel romanzo, “La leggenda di Sarah-Tamar”, i cui estratti si alterneranno alle vicende di Maureen e del “Libro rosso”, che poi anche questo fa parte del “Libro dell’amore” del titolo: un percorso complicato ma disseminato di tanti gustosi pseudobiblia!

Tra uomini incappucciati e donne dai super poteri, tra flash back in svariate età ed in svariate località geografiche, si snoda un’avventura molto meno appassionante della precedente, non priva di frasi zuccherose attribuite a testi antichi: espediente che, a parere di chi scrive, fa perdere credibilità a tutta l’operazione (visto che l’autrice continua a dichiarare di scrivere fiction partendo da risultati di vere ricerche).

«Ecco il Libro Rosso. Questo è il testo più sacro per il nostro popolo, perché, fra le altre cose, contiene le parole scritte dal salvatore del mondo. In queste pagine c’è il vangelo completo scritto da Gesù Cristo, la buona novella che noi conosciamo come Libro dell’Amore.» In fondo alla seconda pagina c’è una firma: Magdalhnh. Maddalena.

Stranamente, il Libro Rosso è diviso in tre parti proprio come la trilogia

della McGowan. «La prima è il Libro dell’Amore, che è l’unica, vera parola [scritta da Gesù di proprio pugno]. La seconda è la raccolta di profezie di Sarah-Tamar, che sono sacre per il futuro. La terza sono gli Atti degli Apostoli, che sono stati raccolti dalla nostra gente sin dagli albori del cristianesimo.»

Abbiamo anche un estratto: «Ma lei, lo Spirito, il Paracleto che mio Padre vi manderà in mio nome, v’insegnerà tutto; lei vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.» «Caspita - è il commento di Maureen. - Il genere femminile sembra decisamente enfatizzato.» La donna ha ragione: la faticosa ricerca dell’autrice di far quadrare tutto al femminile [Maddalena arriva ad un passo dal diventare Dio-donna!] finisce per dare al romanzo un’aria di scarsa obiettività che squalifica la pretesa di “verità” del contenuto.

«Niente potrebbe essere più pericoloso per la Chiesa di un vangelo scritto da Gesù Cristo di suo pugno, soprattutto se quel vangelo può dimostrare che tutto quello che la Chiesa sostiene è in netta contrapposizione con i suoi veri insegnamenti. È il documento più pericoloso nella storia dell’umanità.» Sappiamo che non è così. I “Falsi Vangeli” ci hanno insegnato che potrebbero essere scoperti altri cento testi che contraddicano la Chiesa e il risultato sarebbe sempre lo stesso: i fedeli si stringerebbero ancora di più intorno alla Chiesa sotto accusa e i vangeli, con relativi scopritori, farebbero una brutta fine.