Firenze, estate del 1300.

Una voce raggiunge il priore Dante Alighieri, intento a cercare inutilmente le parole per descrivere il trono di Dio: nelle paludi dell'Arno una galea giace arenata tra i canneti. A bordo, vigilati da un essere dalle forme diaboliche, un equipaggio di morti e i resti distrutti di una macchina incomprensibile.

Da dove è giunta quella nave, con il suo carico di orrore? E perché, a poche ore di distanza, in una torre delle vecchie mura viene ferocemente assassinato l'architetto di Federico II, l'uomo che aveva progettato per lui un enigmatico castello in mezzo al nulla? Chi è realmente il monaco Brandano, giunto in città con il suo seguito di fanatici  per organizzare un’improbabile crociata? E quale forza misteriosa tiene in vita la Vergine di Antiochia, la reliquia che sembra sfidare ogni legge di natura?

Uno spettro è riemerso dal passato: cinquanta anni prima Federico II, il grande imperatore avido di tutte le conoscenze, è morto sulla soglia di un’ultima, straordinaria rivelazione. Ora qualcuno, celato tra le antiche rovine romane, si è incamminato di nuovo su quell’antica via di saggezza. Il cerchio sta dunque per chiudersi, regolato dalla fredda esattezza degli astri. Chi cerca di impedirlo, con la stessa ferocia di allora? Dante ha soltanto poche ore per fermare il fiume di sangue che dilaga nella sua città, risalendo angosciato la trama degli indizi, fino alle pagine di un'opera astrologica che non dovrebbe esistere. 

C’è una soluzione dell’enigma, oltre i confini del regno della Luce: le ragioni del delitto, la forma del Male. E, insieme, quella del Paradiso.