Il tuo nome per esteso è Patrizia Vanni in Debicke van der Noot. Un nome importante, da artista e da pensatrice. Ci racconti la storia del tuo nome?

Importante? Da artista? Pensatrice? Faccio la ruota come un pavone, grazie. Suona bene, ma è difficile, anche se la gente comincia ad abituarsi.

Vanni è il nome della mia famiglia, toscana, Firenze, Siena, Maremma e Debicke van der Noot quello di mio marito. Debicke di origine polacca e van der Noot, tipicamente fiammingo.

In Lussemburgo fino a pochissimo tempo fa le donne sposate usavano ancora il nome del marito…

Ho cominciato con quello e continuo. 

I tuoi libri hanno varcato i confini italiani: nel novembre 2005 il thriller “Una foto dal passato” è stato pubblicato in versione francese con l´Editore Alzieu: “Une photo venue du passé”. Nell´aprile 2007 è è stata pubblicata la traduzione in tedesco del “Il dipinto incompiuto” (Das unvollendete Gemälde). Com’è il clima culturale in Europa?

Molto aperto e disponibile a ogni idea e innovazione. Molta curiosità, la lettura è diffusa a ogni livello sociale. Il lettore è  un buon critico, non facilmente plagiabile. Non c’è pregiudizio di genere, il linguaggio scritto si evolve continuamente, adattandosi a una forte e compatta legione di  lettori.

Ma sui miei libri in Europa c’è la novità della prossima uscita con la casa editrice Laguna della versione serba de “L’oro dei Medici”.  

L’elemento “internazionale” è una costante dei tuoi romanzi. Sei cittadina lussemburghese dal 1996 ma vieni spesso in Italia. Ti senti cittadina europea?

Ho il passaporto lussemburghese dal 1985 e dal 1996 sono anche residente in Lussemburgo. Cittadina europea? Francamente sì e credo che ognuno di noi dovrebbe  pensare a se stesso come a un cittadino europeo, pur inserito in una affettiva realtà locale e cercare di capire i nostri “vicini di casa” dell’Unione.

Varcare i confini  inteso nel senso più completo della parola è naturale e facile.  È il principio del viaggio, per conoscere… Come è stato per secoli e secoli. Dai tempi più antichi, nel medioevo, nel rinascimento e dopo si viaggiava moltissimo imparando diverse lingue.

Un’altra costante è l’intreccio privato che si staglia su uno sfondo storico. Qual è lo shining della storia, in letteratura?

La storia ci porta indietro nel tempo, con flussi e riflussi continui, di esempi passati che dovrebbero edificare, ammonire,  educare ma spesso non insegnano niente.

La storia può offrire uno splendido scenario a un romanzo, anche se bisogna avere l’umiltà di farle fare da cornice  se si vuole privilegiare l’intrigo e la narrazione. E talvolta si rivela un palcoscenico ideale per esporre le proprie idee.

C’è un periodo storico  che prediligi?

Forse il rinascimento. Intanto mi intriga il nome, foriero di capolavori, innovazioni, sorprese e scoperte.

Quali sono i tuoi personaggi storici preferiti?

Tanti, ma vediamo di stringere: l’imperatore Claudio, Papa Paolo III, Carlo V, Elisabetta Tudor,  Eugenio di Savoia, il duca di Wellington.

Ne “L’oro dei medici” (Tea, 2009) ma anche ne “La gemma del cardinale”, (Corbaccio, 2008), sei riuscita a rendere con estrema nitidezza il quadro politico, il coacervo di lotte intestine e di interessi privati che imperversavano nell’Italia rinascimentale. Come ti sei documentata?

Libri di storia, politica e economia. I migliori sono in inglese. Archivi italiani. Firenze, Venezia, Roma e non … Bruxelles…

Molte documentazioni  sul duca di Parma, governatore delle Fiandre  non esistono in italiano. E poi sfruttando Brendan Dooley il cordinatore della ricerca del Medici Archive Projet, che raccoglie ogni lettera e scritto sui Medici, ed è un amico…

Quali sono i tuoi scrittori di romanzi storici di riferimento?

Sicuramente Alexandre Dumas e poi Juliette Benzoni e la grande, grandissima Maria Bellonci.

Quale, tra i tuoi romanzi, è quello cui sei più legata?

Il primo o chissà? Uno che non ho ancora pubblicato? O forse l’ultimo che ho appena incominciato a scrivere…

Pensi che a una donna  il mondo dell’editoria riservi meno possibilità di pubblicazione che a un uomo?

Spero di no. Finora non mi ero posta questa domanda. È possibile che si ritenga ancora che una scrittrice donna debba necessariamente essere relegata a argomenti e modi di scrittura diversi?

Collabori anche con MilanoNera in qualità di recensore. A quali regole si deve attenere un valido recensore?

Scrivere con onestà ciò che si pensa di un libro, tentando di suggerire una chiave di lettura.

Prossimi progetti?

Ancora recensioni, collaborazioni con MilanoNera,  un team formidabile, presentazioni  e un paio di conferenze storiche.  La prima a  Lussemburgo per L’istituto di Cultura Italiano presso il Centro Culturale dell’Abbazia di Neumunster il 26 ottobre e  la seconda a Piacenza, per il FAI, a Palazzo Farnese il 22 novembre.

Lo scrivere e saper parlare di storia in modo facile e scorrevole ti trasforma quasi automaticamente  in un conferenziere. 

Poi, nei primi mesi del 2010  un terzo romanzo storico thriller: L’uomo dagli occhi glauchi che si rifà a un celebre ritratto di Tiziano in uscita sempre per Corbaccio.

Il gioco dei menù (Domino, 2008) è un manuale di cucina scritto e presentato in sembianze ludico-istruttive. Si può quindi imparare a cucinare giocando? Ci anticipi un trucco?

Ho messo ricette facilissime, fornendo al candidato cuoco costi, tempi e istruzioni per poi coinvolgerlo in un Trivial pursuit storico, vario, di attualità e culinario con domande legate alle ricette.

Esempio: Cosa portava Cappuccetto rosso nel suo cestino? Luca Crovi l’ha chiesto in trasmissione a Tutti i colori del giallo.

Ci saluti con una ricetta giocosa?

Come no, i Crostini rustici di salsiccia e stracchino. (Oddio, le salsicce. Quanto sono buone. Le diete moderne le colpevolizzano, equiparandole a iniezioni di grasso, ma lasciatevi tentare da questi crostini con la salsiccia:  veloci, economici, facili e da mangiare in buona compagnia…). Dunque, queste le dosi per 4 persone: 100 gr. di stracchino; 100 gr. di salsiccia cruda; ½ bicchiere di latte; 8 fettine di pane casereccio; olio extravergine q.b. per ungere.Mischiate bene in una terrina lo stracchino con la salsiccia spellata. Ammorbidite con il latte e spalmate quest’impasto, suddividendolo, sulle 8 fette di pane casereccio.

Ungete d’olio una teglia con i bordi bassi, sistematevi allineate le fette così preparate e passate nel forno bel caldo fin quando cominceranno a dorare in superficie.

Serviteli subito questi crostini, bollenti.   

Bibliografia

Romanzi

Una foto dal passato, 2003 Lampi di Stampa

Ritratti di matrimonio - La saga dei Corgyll, 2004 Lampi di Stampa

Il dipinto incompiuto, 2005 Lampi di Stampa

La tigre di Giada, 2006 Lampi di Stampa

Una seconda vita, 2007 Lampi di Stampa

L'oro dei Medici, 2007 Corbaccio  

Il gioco dei Menù, 2008 Domino Edizioni

La Gemma del cardinale, 2008 Corbaccio Editore (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol)

L'oro dei Medici, 2009 Tea editore (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol)  

"Una foto dal passato" è stato pubblicato in versione francese da Editions Alzieu nel 2005, mentre nel 2007 è stato pubblicata in Germania la traduzione tedesca de Il dipinto incompiuto: Das umvollendete Gemalde.

Racconti

Pompei 79 d.C., La strategia dell'Ariete Kai Zen 2007

Il segreto del ritratto gemello" Antologia Gli occhi dell'Hydra Domino Edizioni 2007

Robertson & Beato Romanzo Totale 2008 Spinn Off

Un tempo i gabbiani DoveVolanoIGabbiani.it 2009