Nel volume Questi fantasmi edito da Boopen Led e a cura di Giuseppe Cozzolino potrete trovare qualcosa di un po' più "impegnativo" e "bizzarro" di una Guida Turistica. Ma è pur sempre un invito a visitare la ciità di Napoli, a dimenticare le follie e le storture della Cronaca e a resuscitare un Passato glorioso, spaventoso, indissolubile. Sospeso su di noi e dentro di noi: una Porta per l'Aldilà.

I fantasmi di questi autori sono caldi, passionali, ben più "presenti" di quelli descritti da sir Arthur Conan Doyle o M.R. James.

Ce li raccontano: Sergio Brancato, Ugo Ciaccio, Giuseppe Cozzolino, Salvatore Luca D'Ascia, Renata di Martino, Diana Lama, Lucio Leone, Ugo Mazzotta, Luciano Palmieri, Bruno Pezone, Patrizia Rinaldi, Simonetta Santamaria, Luciana Scepi, Michele Serio, Dino Simonelli, Francesco Velonà, Monica Zunica

Con un saggio introduttivo di Maurizio Ponticello

Copertina di Ugo Ciaccio; illustrazioni di Andrea Rovati

Questi fantasmi... - 17 Storie di Luoghi e Spettri Napoletani - A cura di Giuseppe Cozzolino (Boopen Led, 2009) - pp. 288 - euro 14,00

Disponibile su www.boopen.it (sezione Boopen Led)

Napoli.

Città dai Mille Volti e Mille Occhi, metropoli “illuminata” alla pari di Parigi e Londra. Vertice della Conoscenze Proibite e Assoluti Misteri.

Napoli

Infinite volte stuprata e vilipesa dalla crudeltà della Storia. Crudeltà che genera fantasmi e spettri senza pace che, secondo le leggende, infestano grotte, chiese, palazzi, vie e vicoli di questa incredibile… straordinaria, maledetta Città.

Napoli.

Mille le strade che potevamo raccontare perché mille sono le zone grigie, le mappe dei suoi enigmi. Noi ne abbiamo selezionato alcune fra le più suggestive, in compagnia di alcuni fra i migliori scrittori napoletani di ieri, oggi e domani. Ciascuno avvinghiato a uno specifico luogo, un sussurro, una storia.

Il primo Itinerario…

Comincia da Via Carbonara, cioè dai margini del Centro Storico per arrivare al suo cuore (Via Tribunali) per terminare a Vico S. Arcangelo Baiano. Questo primo itinerario, sede dello storico Castel Capuano che è stato Palazzo di Giustizia dal XVI secolo fino al 2006, tocca la zona del Decumano Maggiore, fino ai margini del cosiddetto “corpo di Napoli”. Questo percorso ospita al proprio interno il vecchio tempio dei Dioscuri a Piazza S. Gaetano, poco distante dalla Chiesa di Santa Patrizia, dove è conservato il sangue della santa, fatto oggetto di venerazione alla stregua di quello di S.Gennaro. Alcune teorie tendono ad unificare la figura di Santa Patrizia a quella della Sirena Partenope.

Nel cammino che faremo ci imbatteremo nell’insolita “indagine” di un giornalista frustrato (La casa di via Carbonara), nelle tristi vicende di due donne del popolo come Giuditta Guastamacchia (19 Aprile…l’ultima arringa) e la povera Bianca (La speranza fantasma), e nell’agghiacciante vicenda delle monache di S.Arcangelo (Peccati celesti).

Il secondo Itinerario…

Ci trascina nel pieno Corpo di Napoli, in una zona considerata particolarmente sinistra, teatro di delitti famosi (come quello di Maria D’Avalos) e delle leggendarie gesta del “famigerato” Raimondo de Sangro, Principe di San Severo. In via Francesco de Sanctis è possibile visitare la leggendaria Cappella San Severo che è la sintesi dei molteplici interessi magico/esoterici del Principe, ben rappresentati dalle famose “macchine anatomiche” e le celebri “sculture alchemiche”. La visita in quei luoghi può rappresentare una vera e propria esperienza iniziatica, termina dinanzi alla stupefacente ed inquietante statua del Cristo Velato.

La sinistra leggenda di Sansevero (La carrozza…) si sposa con naturalezza alla straziante vicenda dei D’Avalos (Nel nome dell’amore) e a quella della Regina Giovanna (I fantasmi del chiostro) senza contare la leggenda del demoniaco volto che appare in Vico Donn’Albina (Le lacrime di Lucifero).

Il terzo Itinerario…

Si snoda nella cintura più esterna rispetto agli itinerari precedenti in quanto abbandona la parte arcaica della città, calando i visitatori in una cornice storica più vicina a noi, dall’insediamento di Carlo III di Borbone fino all’Unità d’Italia e alle due Guerre Mondiali, ad eccezione della zona  di via Posillipo in cui si può ancora individuare il retaggio delle leggende greco-romane, a cominciare da quella di Virgilio Mago. Ma questa è un’altra storia…

Lungo il cammino apprenderemo delle tristi vicissitudini di Don Raffaè, protettore degli orefici (Anche i fantasmi tengono famiglia) e delle apparizioni in Palazzo Tarsia (Il cortile), l’incredibile storia dello stupro di Piazza Bovio (Il fantasma dello schermo) e del notissimo spettro di Anna Carafa (Mare a Palazzo)

Il quarto Itinerario…

Parte dalla Zona Flegrea - i leggendari Campi Elisi di virgiliana memoria - e dal magnifico Castello di Baia, e collega le località più esterne della Città come a disegnare una virtuale cinta muraria che racchiude un crogiolo di “fabule” meno divulgate rispetto a quelle più celebrate, ma altrettanto fosche e raggelanti. Ed ecco quindi che risorgono le antiche streghe della nostra terra (Janare di famiglia), spettri di ripugnanti lebbrosi (La piaga di Dio), cani-fantasma ai tempi dei bombardamenti (L’ultima corsa) e le oscure presenze del Museo di Capodimonte (Il restauro).

Un’ultima Tappa…

Ci viene offerta dalla straordinaria cornice della Biblioteca Nazionale, situata in Piazza del Plebiscito. Talvolta, più di quanto non si creda, la leggenda di uno spettro può diventare il paravento per un delitto compiuto da mani umane. E’ ciò che apprenderemo dalla lettura de Il fantasma della Biblioteca.