Che cosa c’entra la Groenlandia di oggi con la rivolta studentesca cinese di piazza Tienanmen del 1989?

Lo scopriamo con Bruce Pantera, sbalzato dall’Italia ai fiordi dell’Artico, sotto la luce ipnotica dell’aurora boreale.

Tutto ciò che sembrano avere in comune i due eventi, distanti nel tempo e nello spazio, è che si tratta di operazioni di recupero: nel primo caso, di un dissidente cinese degli anni novanta, e nell’altro, di una ragazza Inuit militante in un gruppo ecologista del giorno d’oggi.

E un cognome: Pantera. Quello del padre di Bruce, Emilio, tenente italiano dei corpi speciali che sapeva parlare la lingua cinese.

Fu proprio lui a essere scelto dalla Cina per la missione a Taipei. Peccato che le cose all’epoca, andarono storte…

Ma oggi  Bruce, a costo di dover dipanare l’intricata matassa che lega misteriosamente le due vicende, è pronto ad affrontare gli spettri del proprio passato.

E ora, lasciamo la parola all’autore, Alessio Gallerani:

1990: la CIA ha richiesto ai servizi italiani di recuperare un dissidente della rivolta di piazza Tienanmen dell’anno precedente, prima che lo facciano i cinesi. Serve qualcuno che abbia il giusto addestramento, per un’operazione che sulla carta è un gioco da ragazzi. Premesse sbagliate. Risultati catastrofici. 2022: Bruce Pantera, che sta tentando, inutilmente, di riprendere in mano la propria vita, viene di nuovo cooptato dal suo mentore, Giuliani, per salvare la pelle a una ragazza nel centro di Bologna. Intanto nella lontana Groenlandia si giocano carte che potrebbero innescare una crisi a livello globale. Un collegamento inestricabile tra passato e presente. Un altro tassello nella vita di Bruce. Un tassello che lo collega proprio alle sue origini. Letteralmente. Poi forse si capirà, una volta per tutte, perché Bruce è abilissimo nelle arti marziali a mani nude mentre con un ferro in mano ha una mira di m****.