Ricerca: «investigatori-per-volonta-di-dio-il-ruolo-dei-sacerdoti-nella-letteratura-gialla-e-noir»
Il marcio nella città
4 su 5
di Mickey Spillane-Max Allan Collins
The Big Bang, 2010, Mondadori, 2012
01. I nostri antenati malvagi
Nella nostra società, disertata ormai dagli dei, il sulfureo peccato è stato sostituito dal più modesto e borghese delitto. È ovvio come al filosofo o all’esorcista si sia sostituito il poliziotto o l’investigatore, terapeuti di un male molto più banale e accessibile
LeggiOmaggio a Laura Grimaldi
Una donna, una professionista, che ha lasciato un’impronta importante, un contributo decisivo, allo sviluppo italiano della narrativa d‘evasione o popolare, sia essa Gialla, Bianca, Rosa o Nera: eccone il ricordo nelle parole di scrittori e collaboratori
LeggiMassimo Carlotto - The Black Album
Il noir tra cronaca e romanzo
LeggiIl veleno nella mente
4 su 5
di Thomas H. Cook
The Last Talk with Lola Faye, 2010, Mondadori, 2012
111. Stato di emergenza
A riprova che il grande gioco degli pseudobiblia non conosce confini di genere, recentemente è apparso in Italia un libro che solo all’apparenza è una spy story: nasconde in realtà una forte denuncia sotto forma di gioco letterario
LeggiNella carne
Dodici firme noir che arrivano a incidere prima la carne e poi le ossa, utilizzando anima e viscere
LeggiIl veleno nella mente
3 su 5
di Thomas H. Cook
The Last Talk with Lola Faye, 2010, Mondadori, 2012
Revolver al Salone di Torino
Edizioni BD, società di consulenza editoriale che lavora per Disney, Guanda, Mondadori, Paniniha inaugurato da pochi mesi una nuova collana, Revolver, diretta da Matteo Strukul: esperimento letterario che, pur inquadrandosi nel grande panorama noir, spazia dall’hard boiled al pulp e oltre, contaminando i generi con una propulsione che travalica le etichette, e con l’intento di toccare il «confine sottile che corre fra romanzo, fumetto, sceneggiatura e storyboard».
LeggiLa spy story secondo Riccardo Perissich
«Chi si dedica a questo genere è in un certo senso orfano della guerra fredda. Allora tutto era più chiaro e gli attori erano gli stati. Nelle “Regole del gioco” ho tenuto un piede nella guerra fredda e la storia è abbastanza classica, anche se credo che rispecchi la realtà attuale»
Leggi