Arriva dal freddo Nord Europa e approda sugli scaffali delle nostre librerie un thiller dal titolo Nefilim (Nefilim, 2009) scritto dalla autrice svedese Àsa Schwarz, altro nome che si va ad aggiungere alla lunga lista di autori provenienti dal nord.

Il titolo, "Nefilim", già indirizza il lettore verso un romanzo con una trama orientata sul genere religioso con influenze mistiche.

Sono molte le ipotesi su chi erano i Nephilim e una di queste afferma che erano una progenie ibrida dovuta alla unione di donne terrestri  con quelli che erano definiti "angeli  caduti".

Nel romanzo l'inizio è molto terrestre in quanto la protagonista è una ragazza dei nostri giorni, fervente attivista di Greenpeace, la diciannovenne Nova Barakel che una notte armata  di una bomboletta spray di vernice si introduce nella casa di alto dirigente di una ditta che Greenpeace accusa di inquinare l'aria. Vuole scrivere slogan sulle pareti delle stanze, ma ha una brutta sorpresa. Trova il proprietario, sua moglie e il cane uccisi in maniera orribile.

Nova viene subito sospettata dalla polizia e deve nascondersi, ma altri fattori entrano in gioco come l'uccisione di uno scienziato votato alla ricerca dell'Arca di Noè, la misteriosa scomparsa della madre di Nova e il fatto che sempre Nova si trova a ereditare una ingente somma di denaro da dividere però con una misteriosa associazione: Friends of Nefilim.

L'autrice:

Àsa Schwarz nasce a Stoccolma nel 1973, studia economia e management e sceglie di concentrarsi sulla scrittura nel 2006, quando decide di lasciare il suo lavoro a tempo pieno alla Nexus, per passare alla Cybercom, entrambe società di ITSecurity (da qui deriva tutta la sua conoscenza sui computer e gli hacker). Attualmente vive con il compagno e la figlia di quattro anni in una grande casa degli anni Venti in Svezia, a sud di Stoccolma.

Un brano:

Il segno sullo stipite della porta, tuttavia, la fece arrestare di colpo: era la chiara impronta di una mano scivolata in basso lungo il legno che, successivamente, aveva mollato la presa. Un'impronta rossa.

Solo in quel momento si insinuò nella coscienza di Nova l'idea che si trattasse effettivamente di sangue. Esitando, fece un altro passo e illuminò così la stanza con la lampada frontale. Si arrestò a metà, incapace di muoversi o di distogliere lo sguardo dalla scena che le si presentava davanti, nel letto matrimoniale. Era da lì che proveniva l'odore d'immondizia. I tre corpi avevano evidentemente lasciato questa vita, ma davano comunque l'impressione di essere in movimento. Un'installazione grottesca, pornografica, si innalzava dal letto e a Nova fece pensare alle profezie del giorno del Giudizio universale.

Uomo, donna e cane pastore tedesco in un ultimo abbraccio nella morte. Sopra il letto, numeri e lettere erano scritti con le feci: GN 6,4. Erano ben visibili sulla parete tinteggiata di oro e argento. La luce rossa dell'abat-jour rafforzava il colore del lago di sangue che circondava il letto. Quello, insieme allo specchio appeso sopra il letto, richiamava alla mente un bordello. Un bordello infernale.

La diciannovenne Nova Barakel, agguerrita attivista di Greenpeace che vive a Stoccolma, ha da poco perso la madre in un anomalo incidente. Una sera, armata di vernice spray, s'intrufola in casa dell'amministratore delegato della Vattenfall, la più importante azienda svedese produttrice di energia elettrica, accusata dagli ambientalisti di liberare nell'atmosfera grosse quantità di gas serra. Ma una volta lì scopre che il dirigente e sua moglie sono stati orribilmente assassinati. Nel frattempo, lo scienziato George McAlley, un veterano di guerra che ha speso molti anni alla ricerca dell'Arca di Noè, sta per rivelare i risultati delle sue scoperte quando viene brutalmente giustiziato. I due avvenimenti trovano un filo rosso in alcune citazioni bibliche tratte dalla Genesi ritrovate sulle scene dei delitti e che, apparentemente senza motivo, sono anche incorniciate in un quadro nell'appartamento della madre di Nova. Per il duplice omicidio la polizia sospetta proprio della ragazza, che intanto apprende con stupore di dover dividere l'ingente somma di denaro ereditata dalla madre con una dubbia associazione, chiamata FON (Friends of Nefilim). Chi sono in realtà i Nefilim?

E in quale modo è coinvolta sua madre in tutta la vicenda?

Nefilim di Àsa Schwarz (Nefilim, 2009)

Traduzione Roberta Nerito, Fanucci Editore, collana Vintage, pagg. 270, euro 17,00

ISBN 978-88-347-1618-2