Seconda parte

H.P. Lovecraft è stato soprannominato il solitario di Providence che era la sua città natale nel Rhode Island, il più piccolo degli stati negli Stati Uniti; e i suoi investigatori sono persone sole. In tutti  i racconti di Lovercraft non ci sono gruppi, ma solo uomini accompagnati unicamente dalla loro sete di curiosità - perché è la curiosità il vero motore di qualsiasi investigatore e lo rende differente da tutti gli altri uomini. Il gioco di ruolo ha poi amalgamato il singolo nel party, detta all’inglese, ma un gruppo anomalo; formato da uomini che sono come una piovra con tanti tentacoli ed ogni tentacolo è un investigatore (il richiamo alla piovra non è un caso, perché Cthulhu ha le sembianze di una titanica piovra umanoide).  Ma che cosa è Cthulhu?

Cthulhu è una divinità esterna, vissuta prima dell’uomo sulla Terra e per chissà quale motivo confinato in un luogo recesso dell’Universo, insieme ad una progenie di altre divinità e creature abominevoli. Cthulhu ha un unico desiderio, come la miriade di altre divinità, tornare a dominare la Terra. Assopito per Ere, risvegliatosi, ha inviato i suoi messaggeri in avanscoperta per creare le condizioni necessarie per il suo ritorno. Gl’investigatori devono opporsi a questa rinvenuta, ma sono uomini inconsapevoli del pericolo che corrono, perché ignorano la mostruosità che li attende. Non sono però solo i semplici mostri a rendere pericoloso il cammino degli investigatori: sarà l’immoralità e l’iniquità delle cose che saranno costretti a vedere che metterà veramente a dura prova le loro menti e le loro vite.

Quest’investigatori, uomini comuni all’apparenza, possono essere visti come novelli Dante pronti, a loro insaputa, ad intraprendere una nuova discesa all’Inferno. Ma l’Inferno di Lovercraft è totalmente differente dall’Inferno che conosciamo e che abbiamo sempre immaginato; e che Dante ci ha descritto nella Divina Commedia. Quest’Inferno è un terrore profondo, peggio della morte, peggio della dannazione eterna: è un oblio privo di forma, è una cosa che non si può immaginare; perché ha mille facce e mille sfaccettature, che è più simile ad una sensazione che ad una immagine a cui siamo abituati a vedere oppure a sognare. Perché è dal sogno o ancor più dall’incubo che nasce quest’Inferno; infatti tutti i racconti di Lovecraft sono ispirati dagli incubi che  dell’autore.

I Mille volti dell’Inferno sono come le mille sembianze di Nyarlathotep, divinità messaggera di questa progenie aberrante, detta con le parole di Lovercraft. Non a caso parlo di Nyarlathotep, perché questo gioco di ruolo ha avuto un notevole successo con espansioni e campagne da giocare: ed una di queste, porta appunto, il nome di I mille volti di Nyarlathotep, ma famosa è anche Terrore sull’Orient Express. Tanti moduli che con il tempo hanno cambiato magari il modo di giocare, ma non il modo d’interpretare i protagonisti: ossia gl’investigatori dell’Incubo. Il pensiero, l’idea di fondo è rimasta sempre la stessa: quella dell’Horror di Ruolo e dell’indagine nel Buio. Anche tanti film si sono ispirati ai racconti di Lovecraft, ma purtroppo nessuno di loro ha incontrato il consenso del pubblico; forse perché il mondo non è ancora pronto per Lovecraft, o ancora meglio nessuno è riuscito finora a rendere veramente fede alla letteratura del solitario di Providence. Tuttavia noi pensiamo che il gioco di ruolo di Call of Cthulhu è un perla dentro una conchiglia in fondo al mare; e che solo i veri appassionati di Lovecraft, i giocatori, riescano veramente a coglierne il significato.