Precisamente, marescià.

Pellecchia Carmine, nato a Napoli il 13 ottobre 1967, ivi domiciliato in via Salvator Rosa 326… diciamo.

Sì marescià, diciamo… perché vedete quello, Salvator Rosa, è un basso, 'na meza stanza. Vi pare mai che ci posso far stare la mia signora, e i quattro bambini? E allora, loro stanno dalla madre, a Crispano; sono otto di loro in tutto, in quattro stanze, ma insomma, si arrangiano. No, io no, marescià; quello un poco mia suocera non mi può sopportare, un poco con mia moglie ogni volta finisce a pesci fetenti, che in tanti anni non sono stato capace di darle una casa, che la costringo a stare dalla mamma lei e i bambini con due piedi int'a 'na scarpa, e questo e quell'altro, fino a che non mi tocco i nervi e me ne vado!

No, e che c'entra, senza fissa dimora? E poi marescià, quelli che dite voi, quelli che non tengono un posto dove andare a stare, sono senza dimora e basta. Senza fissa dimora è n'ata cosa; per dire, Berlusconi, quello è senza fissa dimora! E chi pazzèa, marescià? Scusate, quello Berlusconi a Milano le terrà, tre o quattro case? E a Roma, n'ati ddue o tre? In Sardegna nun ne parlamm' proprio, chill' tene sei ville! Altro che fissa dimora, quello ne po' cagnà una al mese!

No, no scusate, avete ragione, marescià.

Mercoledì scorso, dalle sette alle nove di sera? Umarò, e chi s'arricorda? Io manco mi ricordo cosa ho fatto ieri! Vogliamo dire che stavo a casa? No, non è che ve lo sto chiedendo a voi… come casa quale? Ah, sì, a Salvator Rosa. Vedere? E chi mi poteva vedere, marescià? Quello nel basso non c'è nemmeno la corrente!

A me? Marescià, m'hanno visto? E chi è che mi ha visto? A Corso Secondigliano 451, che uscivo di corsa dal palazzo? Ma che vi devo dire, io non mi ricordo… ma perché me lo chiedete? No marescià, la televisione non la tengo, e il giornale nun l'accatto. Donadio? No, manco me la ricordo. Donadio Amalia, di anni ottantanove, e l'hanno trovata morta, con la testa spaccata giù alle scale? Mi dispiace, marescià, ma io che c'entro?

Ah, ecco. Quello che mi ha visto uscire si è ricordato che ogni tre-quattro passavo a chiedere come stava la signora Donadio. Il portiere, vero? Quello non ci sta mai… dentro a chella casa putess' trasì 'nu carrarmato e chill' manco se n'addonasse, ma quella sera mi ha visto e si è ricordato. La ciorta mia.

Vabbè marescià, ma pure che m'avesse visto, non può essere che la signora è caduta, quella teneva pure 'na certa età! Vogliamo dire che a forza di chiedere come stava ll'aggio purtato sfortuna? No, e mo' che vi incazzate a fà…

Vabbuò va', ho capito…

Marescià, quel pomeriggio la signora Donadio l'avevo vista nello studio del dottor Alfano, il medico della mutua. Io stavo in sala d'attesa, gli dovevo fare vedere delle radiografie, la signora era entrata prima di me. Mentre stavo lì, la signora è uscita dallo studio, sottobraccio al dottore. E quello, con una bella faccia sorridente, le ha detto: "Signò, voi campate fino a cent'anni, ve lo metto pure per iscritto, se volete." E la signora, appresso a lui, s'è fatta una bella risata. No marescià, non per buon augurio, quello gliel'ha detto convinto! E tenete presente che pure che è della mutua, quello è 'nu buono dottore.

C'entra, marescià, c'entra. Fatemi dire, che se no m'imbroglio.

Ve l'ho detto che casa mia è un basso, no? E che mia moglie e i miei figli stanno dalla madre? Allora, dovete sapere che cinque o sei anni fa io mi comprai una casa. Non costava molto, ma ci dovetti mettere lo stesso tutti quei pochi soldi che avevo io e soprattutto quelli che mio suocero aveva lasciato a mia moglie. E pure così una casa normale non me la potevo comprare, e me ne presi una con la nuda proprietà. 'O ssapite cos'è la nuda proprietà, no? Voi vi accattate la casa con una persona dentro, e ci potete entrare solo quando quella muore.

Marescià, non fate quella faccia. Avete capito bene, m'ero accattato la casa dove stava la Donadio. Gnorsì, da quel cornuto del figlio. "Mammà è vecchia, mammà tene cchiù 'e ottant'anni, 'nu poco e pacienza e in quella casa ci entri tu…" L'unica consolazione è che quel fetente è morto prima della madre, due anni fa, sott'a 'na machina! E intanto la signora campava fresca e tosta, manco 'nu raffreddore, e che maronn'! Che vi devo dire, quando ho sentito il dottore che gli diceva voi campate fino a cent'anni, non ci ho visto più, e chi ce la faceva ad aspettare n'ati dieci anni! La sera sono andato a casa sua, l'ho bussata, e quando è uscita…

Trent'anni? Marescià, intanto per mo' in quella casa c'entra mia moglie coi bambini. E poi marescià, io trent'anni a Poggioreale non credo proprio me li faccio. Magari!

Eh, marescià, proprio magari. Perché vedete, il fatto è che quel giorno, dopo la signora, dal medico sono entrato io. E quello, come ha guardato la radiografia ha fatto una brutta faccia.

Sentite a me, marescià: altro che trent'anni, io si e no arrivo alla prima udienza.

 

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