L’Italia postrisorgimentale, monarchica e poi repubblicana, scrive due storie: una ufficiale, quella ricordata nei libri di testo, e una nascosta, fatta di ombre che ancora celano la verità e forse la seppelliscono.

Stragi, delitti di Stato, cospirazioni e tentativi di destabilizzazione si sono susseguiti freneticamente fin dalla fondazione del Regno, raggiungendo il parossismo negli anni ottanta del secolo scorso. In questo scenario I servizi segreti hanno forse giocato un loro ruolo, ora di fedele servizio allo Stato, ora di contraltare, non sempre legittimato, della politica ufficiale. Talora si sono creati "servizi nei servizi", gruppi che dall’interno delle istituzioni preesistenti hanno lavorato a progetti politici nascosti, cosicché il gioco delle parti si è confuso e disperso in azioni i cui esiti sono sconfinati nell’incontrollabile, lasciando largo spazio sia alle interpretazioni giornalistiche, sia alle elaborazioni spontanee della cultura popolare. Vero è che la connivenza tra servizi segreti e politica non è una consuetudine tutta nostrana: anche paesi considerati culla della democrazia, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, hanno scheletri nell’armadio prodotti dal binomio intelligence-politica. Il punto è come analizzare questo fenomeno, il cui destino sembra essere quello di costellare la storia di misteri che nessuno potrà o vorrà realmente svelare.

Storico, giornalista e scrittore, Vittorio Di Cesare è specializzato in relazioni internazionali. È stato curatore di alcuni musei italiani tra i quali il Museo di Storia Moderna "A. Crespellani" del castello di Bazzano (Bologna). Ha collaborato con numerose testate italiane, tra le quali "Storia e Dossier", interessandosi di divulgazio­ne storica e di intelligence. Ha fondato e diretto il mensile "Dossier Intelligence". Attualmente dirige il "Mediterranean Journal of Intelligence Studies". Tra le sue pubblicazioni: L’oro d’Africa (1979); In nome del re (1986); Gli aborigeni australiani (1996); La caduta delle civiltà (2003). Vive a Bologna.

Sandro Provvisionato, giornalista professionista dal 1979, ha iniziato la sua carriera presso la redazione economica dell’Ansa. Nel 1982 passa alla guida del servizio politico-parlamentare dell’agenzia di stampa al Senato, per far ritorno in sede nell’83 come caporedattore della struttura di coordinamento centrale. Nell’89 lascia l’Ansa per passare al settimanale "L’Europeo". In questa veste segue tutte le vicende più scottanti della cronaca e della politica nazionale: dal caso Ustica alle stragi della mafia, fino alle inchieste su Tangentopoli. Nel ’93 lascia "L’Europeo" per assumere l’incarico di capo della cronaca del Tg5, alla cui guida rimane fino al ’95, per poi passare alla redazione inchieste. Conduttore del Tg5 della notte fino all’estate del 2000, nel ’99 segue come inviato di guerra il conflitto nei Balcani. Dal settembre del 2000 è il coordinatore della redazione di "Terra!", settimanale del Tg5. Vive a Roma.

Servizi segreti e misteri italiani di Vittorio Di Cesare e Sandro Provvisionato (Editoriale Olimpia) - 144 pp. - € 14.00