Nella collana Le Dalie Nere, collana di gialli, noir, thriller e contaminazioni, curata da Raffaella Catalano e Giacomo Cacciatore per Ianieri Edizioni, è uscito da poco il romanzo "Mondo è stato" di Michele Burgio:

Come mai a Serrapriola, immaginario paese siciliano, un crocifisso restaurato con le offerte dei fedeli non è più tornato al suo posto in chiesa? Una delle devote, l'ottantenne zia Nannina, pungola un giornalista in disarmo affinché talloni il parroco, padre Ramacca. E cosa succede nel gruppo di adolescenti detti I megli, ossia Gesualdo, Luca e i fratelli Rosario e Kevin? Vivono la noia, le prime esperienze mature e forse anche una storia d'amore, mentre comincia a circolare, insidiosa, la droga. Qualcosa sta sfuggendo al controllo di don Orazio Scuderi, boss della zona? Un giorno il giovane Luca scompare. Il maresciallo Maira e il sostituto procuratore Ammirata dovranno scegliere tra due strade opposte per arrivare alla verità. Fuori dal classico schema del giallo che vede un "eroe" risolvere l'enigma, qui è ciascuno dei protagonisti – e l'intera comunità dietro di loro – che alla fine giunge a conclusioni. Tutte diverse.

Michele Burgio è nato nel 1982 a Palermo, dove vive. Laureato in Lettere nel 2005, studioso di linguistica e abilitato al ruolo di professore universitario, insegna materie letterarie in un istituto di istruzione statale superiore serale, il “Marco Polo” di Palermo.  Cultore della tradizione popolare siciliana, ama gli scritti dei demologi di fine Ottocento e la musica popolare siciliana. Tra i suoi interessi, la musica d’autore, soprattutto italiana. Ha un debole per Bob Dylan. Ha pubblicato un lavoro lessicografico “Vocabolario-altlante dei dolci rituali in Sicilia” (CSFLS, 2012), una biografia, “Favi amari” (Lussografica, 2020), un romanzo giallo, “Mondo è stato” (Ianieri Edizioni, 2022) e alcuni racconti online per le riviste letterarie Narrandom e Pastrengo. Il suo romanzo inedito “’U tortu” è stato segnalato alla XXXV edizione del Premio Calvino.