La collana “I Classici del Giallo Mondadori” di giugno (n. 1445) presenta: Il problema del signor Priestley (Mr. Priestley's Problem, 1927), di Anthony Berkeley.

La trama

Un esperimento psicologico. Non è altro che questo l’elaborata messinscena di cui si ritrova inconsapevole protagonista il signor Priestley. Ma lui crede a ogni cosa, perché sta finalmente vivendo l’avventura che gli è mancata nel corso di un’esistenza incolore e priva di scosse. La ragazza affascinante che disperatamente si affida a lui per recuperare lettere compromettenti da un ricattatore. Il tentato furto nella notte, lo smascheramento, lo sparo della rivoltella. E poi quel cadavere a terra con la camicia macchiata di sangue, prima della loro fuga come le romantiche coppie criminali di certi film. Di tutto ciò appare colpevole il signor Priestley, a dimostrazione di come possa trasformarsi un uomo tranquillo e inoffensivo in balia degli eventi. Esperimento riuscito, dunque, un successo per chi ha voluto mettere in moto una simile pazzia. Purtroppo, non è difficile prevedere che la situazione sfuggirà di mano. Terribilmente.

L’incipit

Il giovanotto agitò le braccia con forza. — Sei una testa di cavolo! — gridò. — Una rapa! Una zucca! Una… — Fece una pausa.

— Una lumaca! — concluse, abbandonando il repertorio orticolo. Matthew Priestley gli lanciò un occhiata mite attraverso gli

occhiali. — Dici davvero, Pat? — chiese, non senza stupore.

— Certo che sì. — Fermo sul tappeto davanti al focolare, il giovanotto contemplò il padrone di casa con estrema severità.

— Quanti anni hai, Priestley? — chiese alla fine.

— Trentasei — rispose l'altro, quasi scusandosi.

— Trentasei! — ripeté il giovanotto con disprezzo. — E quanti credi che te ne dia la gente?

— Trentacinque? — azzardò Priestley, ottimista.

— Per niente! Più probabile che te ne diano sessantacinque.

— Oh, no, Pat — protestò Priestley, addolorato.

— Come minimo, sessantacinque — ribadì fermamente il giovanotto. — E non ce da meravigliarsi. Sai cosa sei, Priestley?

— Be', sì — rispose lui, un po' dubbioso. — Sono una testa di cavolo, una zucca, una lumaca e…

— Sei un'ameba!

— Anche un ameba? — domandò Priestley, a disagio. — Ma perché, Pat?

— Be', guardati!

Priestley obbedì. — A me sembra di essere sempre lo stesso — azzardò.

— È proprio questo il problema! — disse con forza il giovanotto. — Tu sei sempre lo stesso. Sempre!

— Ma mi cambio tutti i giorni — protestò Priestley.

L'autore

Anthony Berkeley, pseudonimo del britannico Anthony Berkeley Cox (1893-1971), è tra i grandi autori dell’epoca d’oro del poliziesco. Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale, ha iniziato a collaborare come giornalista con importanti testate, attività che per tutta la vita ha affiancato a quella di giallista. È stato tra i fondatori del Detection Club, e si è firmato anche Francis Iles e A. Monmouth Platts. Il suo personaggio più famoso è l’investigatore Roger Sheringham, protagonista di una decina di romanzi.

Extra

All’interno, il racconto Le scarpe rosse di Luigi Boccia, vincitore ex aequo del premio GialloLuna NeroNotte 2020.

Info

Il problema del signor Priestley di Anthony Berkeley (I Classici del Giallo Mondadori n. 1445), 256 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Mauro Boncompagni