Penny Dreadful non è una serie tv, ma un libro da leggere su schermo.

Ogni immagine, ogni sensazione, ogni situazione, ogni primo piano, sono parole avvolgenti prima scritte e poi dette e recitate.

Tutta la serie è permeata dal Romanticismo classico dei più noti autori inglesi e americani e dall'horror esistenziale del gotico.

É un convivio di paura, orrore, sangue, rendenzione, ma soprattutto una storia di umanità attraverso ogni genere di mostruosità.

Da grandi classici come "Dracula", "Frankenstein", "Il ritratto di Dorian Gray", "Lo strano caso del Dr.Jekyll e del signor Hyde" nasce una serie di grande fascino e introspezione che in tre stagioni marchia profondamente l'animo di chi ha avuto la fortuna di guardarla.

Il titolo, prende a prestito il termine coniato per I penny dreadful, che costituivano un tipo di pubblicazione periodica diffusasi nel Regno Unito nel corso del XIX secolo. Tali pubblicazioni, in genere fascicoli settimanali, vennero associati ad alcuni autori come precursori in Europa del genere pulp, insieme ai feuilleton francesi e ai romanzi d'appendice italiani.

Costavano un penny e proponevano narrazioni a puntate rivolte per lo più al proletariato e alla borghesia impiegatizia, contribuendo a far sì che il romanzo goticodivenisse popolare. La serie quindi, mantiene da un lato la caratteristica principale dei penny dreadful, cioè spaventare, ma a differenza di questi ultimi, contraddistinti da toni eccessivamente enfatici, banali e sgrammaticati, è plasmata con attenzione, con cura maniacale, allevata e nutrita con spasmodica ricercatezza, avvolta e riscaldata dalle pagine dei grandi classici horror e romantici.

Penny Dreadful è un excursus raffinato sul sentiero del dramma gotico, un'incarnazione o reincarnazione di grandi autori tornati e risorti per riscrivere i loro tormenti, le loro paure, le loro nevrosi in storie fantastiche ma dall'agrodolce profumo dell'esistenza umana.

Inutile dire che il collante della serie, di tutte le tre stagioni, ha un solo nome. Vanessa Ives. Una strepitosa Eva Green disegna, demonizza, addolcisce, erotizza con una grazia selvaggia una dei personaggi più riusciti di sempre, non solo nelle serie tv, ma nel cinema e nell'intrattenimento in generale. Vanessa Ives è un demone sottopelle, un'aristocratica paura e una coriacea, possente eleganza unite che si insinuano attraverso il suo sguardo, le sue movenze. Una strega signora dalle molteplici personalità, in bilico tra fede e sconsacrazione, tra umanità sofferta, dura e lancinante e mostruosità sopita e ingentilita dal rigido conformismo londinese a cui si attiene. I dialoghi all'insegna della poesia, della letteratura tra lei e la Creatura del dr.Victor Frankenstein/John Clare, a partire dalla prima serie fino alla terza e ultima (il momento più drammatico e al contempo di una levità dura e fragile, un semplice taglio di capelli in un ospedale psichiatrico), sono quanto di più intenso, geniale, profondo e anticommerciale sia apparso sul piccolo e grande schermo.

Perché uno degli altri pregi della serie è proprio quella di non prestare il fianco alla regola della commercializzazione del prodotto, come al contrario, accade sempre più spesso. La storia si esaurisce così in tre sole stagioni. Tutto è portato a compimento in un'elegia innalzata a moderata voce, ma nondimeno potente, sulla vita e sulla morte.

Vanessa Ives si presenta alla serie e agli spettatori, inginocchiata e scalza davanti a un crocifisso in una preghiera tanto sofferta quanto cercata, in un delirio tanto mistico quanto infernale fatto di visioni spaventose. Una scena di grande presa, effetto, inquietudine che culminerà in quel crocifisso gettato nel fuoco di un camino al termine della seconda stagione. La si ritrova, poco dopo sempre nel primo episodio, come spettatrice a una fiera di paese, nella compostezza di una aristocratica donna londinese in epoca vittoriana. Un cambiamento ineccepibile, tradito solamente dal suo sguardo che rimane scuro, dove ombre di dannazione annegano, annaspano, affondano nell'apparenza. Impossibile non innamorarsi di un personaggio di tale complessità e profondità. Il fascino dell'ignoto, dell'imponderabile, la seduzione nel senso più alto del termine.

Penny Dreadful è una leggenda di uomini stra-ordinari che vogliono celare le loro mostruosità per poter vivere, amare, parlare, soffrire e, morire.

Una parabola di vita e morte garantita dal lasciapassare di una effimera immortalità.

Un drogato Victor Frankenstein nel terzo episodio della prima stagione dal titolo "Resurrezione" dice: Stai cercando di minacciarmi con la morte?! Se vuoi spaventarmi, minacciami con la vita.

In questa frase sta l'origine e il tormento di Penny Dreadful.