Tenutosi dal 20 al 28 aprile 2018 a Udine presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e al Visionario, il FEFF 20 è stato caratterizzato da due tendenze principali.

Da un lato, l’attenzione si è focalizzata sulle opere prime (o seconde), per le quali è stato istituito per la prima volta il premio Gelso Bianco, che la giuria di esperti ha assegnato al sud coreano Last Child di Shin Dong-seok.

Escluso il film vincitore, che purtroppo la sottoscritta non è riuscita a vedere, fra le pellicole esordienti o quasi esordienti da me viste, il film di animazione On Happiness Road di Sung Hsin Yin è stata sicuramente la più interessante: una fiaba esistenziale sulle scelte da compiere per riuscire, se non proprio a trovare quell’utopia tipicamente umana chiamata “felicità”, almeno un proprio sereno equilibrio e una capacità di leggere la realtà e se stesse “con gli occhi interiori”, quelli del cuore, ma anche un piccolo film al femminile sul rapporto fra nonna e nipote, dove le semplici e difficili titubanze del sé trovano corpo in una visionarietà semplice, umile ma efficace.

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