La Emons Edizioni, nella nuova collana “Gialli Tedeschi” i cui primi tre volumi pubblicati recentemente hanno avuto un ottimo successo, invia ora in libreria un thriller dal titolo Revolver. Le ragazze del porto di Amburgo (Revolverherz, 2008) della scrittrice Simone Buchholz che ha esordito con  questo romanzo.

Romanzo che ha avuto un ottimo successo in Germania con oltre trentamila copie vendute.

La protagonista è una giovane di nome Chastity (Chas per gli amici) Riley, svolge la difficile mansione di procuratore del distretto di St.Pauli di Amburgo. St. Pauli è una patria per marinai, prostitute, alternativi e altre persone dalle molto dubbie professioni. Chas è una giovane donna tosta e contemporaneamente sensibile, con un passato tormentato.

E’ una solitaria, ha pochi amici tra cui Carla che di professione fa la barista, quest’ultina viene spesso picchiata dal fidanzato che alla fine le rivela di essere già fidanzato con altra donna che presto sposerà in quanto attende un figlio; l’altro è un suo vicino di casa Henry, detto sberla. Il ragazzo gli piace e con lui inizierà una storia dal finale molto incerto.

Chas deve occuparsi di un omicidio brutale, una giovane ragazza è stata trovata nuda in una piccola ansa del porto, è stata strangolata e poi l’omicida le ha tolto lo scalpo mettendo al suo posto una parrucca. Ma appare evidente che l’omicidio è avvenuto in altro luogo.

Le indagini vanno avanti a rilento, a fatica si riesce a sapere il suo nome, non esercitava sulla strada ma faceva la ballerina. Anche la sua compagna di stanza non sa altro.

Chas nelle indagini è aiutata da Faller, commissaro capo della polizia di Amburgo, scoprono che forse un protettore di mezza tacca sa qualcosa sull’omicidio ma quando vanno in casa sua scoprono che l’uomo è stato ucciso, praticamente massacrato di botte.

Poi viene trovata una seconda ragazza uccisa e come è accaduta alla prima le è stato strappato lo scalpo e per Chas la faccenda diventa quasi personale trovandosi coinvolta in prima persona.

Un romanzo interessante, stilisticamente brillante con personaggi ben descritti, dove il lettore conoscerà la vita che si svolge nel quartiere a luci rosse della città.

l’autrice:

Simone Buchholz è nata nel 1972 e dal 2006 scrive romanzi gialli. Collabora con giornali e riviste. Le piacciono le nuvole in cielo e i gabbiani che non sanno cosa vogliono. Vive nel quartiere di St. Pauli, Amburgo, con il marito italiano e il figlio.

la quarta:

La PM Chas Riley è un tipo strano. Detesta il suo ufficio, tifa per la squadra di calcio col teschio e fa la dura, ma di fronte ai cadaveri un groviglio di ricordi la manda in tilt. E sviene. Questa volta il caso è davvero inquietante. La ballerina di un night di St. Pauli, il quartiere a luci rosse di Amburgo, è stata trovata morta senza scalpo sulle rive dell’Elba. Ma il killer non ha ancora finito il suo lavoro. Sulle tracce dell’assassino, Chas si immerge nella vita notturna del distretto, tra magnaccia in pericolo, puttane e boss compiacenti. Ad aiutarla, l’anziano commissario Faller e Sberla, un ex scassinatore per cui ha decisamente un debole. E Carla, l’amica barista dalla vita sentimentale movimentata. Tra tante birre e troppe sigarette, le indagini vanno a rilento, fino a quando Chas non si trova coinvolta in prima persona.

Revolver. Le ragazze del porto di Amburgo di Simone Buchholz (Revolverherz, 2008) Traduzione di Natalia Amatulli

Emons, collana Gialli tedeschi, pagg. 187 , euro 12,50