E’ in libreria pubblicato da Fazi Editore un nuovo romanzo di Stefano Pastor. Titolo: Figli che odiano le madri (2013).

Lo scorso anno, sempre la Fazi, aveva pubblicato un thriller mozzafiato dal titolo Il giocattolaio, nel quale descriveva la situazione di ragazzini che vivono in un quartiere periferico e degradato di una grande città, abbandonati a se stessi perchè i genitori per motivi vari sono sempre assenti e ogni tanto un bambino sparisce senza creare neanche tanto clamore.

Nel romanzo ora in libreria, non si parla di ragazzini abbandonati a se stessi ma di quattro donne, i loro nomi sono:Bianca, Nora, Carla e Iside. Non si conoscono ma tutte hanno qualcosa in comune che è accaduto nel loro passato e che cercano disperatamente di dimenticare. Si parla anche di bambino e quanto è scritto nel prologo mette i brividi anche al lettore più “smaliziato”

Successivamente il racconto prende in esame queste quattro donne e tutte e quattro in un modo o nell’altro saranno letteralmente attirate a recarsi a Borgodimonte un paese sperduto tra i boschi e precisamente verso una fatiscente costruzione dove ognuna di loro ha passato un certo periodo della loro vita e qui dovranno affrontare i demoni del loro passato.

Ma chi le vuole in quel luogo? Non possiamo aggiungere altro, ma i colpi di scena non mancano ne mancano situazioni da brivido che solo uno scrittore di classe come Stefano Pastor può dare.

L’autore:

Stefano Pastor è nato a Ventimiglia nel 1958. Dopo vent'anni passati nel commercio di musica e film, da un paio d'anni ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Un primo successo l'ha ottenuto vincendo col romanzo Holiday il Premio Letterario Città di Ventimiglia, pubblicato in seguito dalla Editrice Zona col titolo di Ritorno a Ventimiglia (2010). Col thriller L'Intervista ha vinto il Premio Le Fenici 2010, indetto dalle Edizioni Montag, che l'hanno poi pubblicato in volume. Con CIESSE Edizioni ha pubblicato i volumi Creature e La Correzione, entrambi nel dicembre 2010. Le sue storie sono dei generi più disparati, thriller, fantascienza, fantasy, horror, avventura, drammatico, ma ha una predilezione per il fantastico puro, senza una precisa inquadratura.

La quarta:

Bianca, Nora, Carla e Iside: una pediatra, una donna senza scrupoli, una maestra e una giovane wicca. Quattro donne molto diverse tra loro, ma tutte inconsapevoli pedine di un crudele, macabro gioco. Nella stessa notte, ciascuna riceve la telefonata di un bambino che la chiama «mamma» e la implora di salvarlo dalle atroci torture a cui e` sottoposto. A confermare che non si tratta di uno scherzo, c’e` un piccolo dito mozzato chiuso in una scatola di sigari e avvolto in un panno di velluto nero. Nessuna delle quattro riesce a sottrarsi a quella disperata richiesta d’aiuto e, senza sapere nulla l’una dell’altra, tutte cominciano a seguire il filo della trama che un misterioso assassino ha tessuto per loro. Finiranno per ritrovarsi a Borgodimonte, un paesino isolato tra i boschi in cui ciascuna dovra` affrontare il proprio passato: a breve distanza dal centro abitato, infatti, alla fine di una strada che nessuno percorre piu` da anni, giace abbandonata la clinica presso la quale tutte loro, da giovani, sono state pazienti. Per quale motivo sono state condotte proprio nel luogo dove la loro vita e` cambiata per sempre? Intanto, nei dintorni sta accadendo qualcosa di allarmante: legato a una quercia viene rinvenuto il cada- vere di una donna in avanzato stato di decomposizione, e negli stessi giorni giunge in paese l’inquietante Vic, fotografo ritiratosi dal mondo della moda e ossessionato dal tema dell’infanzia. All’ombra di Borgodimonte agisce poi una comunita` cristiana con usanze molto particolari, ai limiti dell’eresia, retta da una guida spirituale che tutti chiamano “la Madre”. E` proprio lei a nascondere nel profondo della coscienza il terribile segreto che lega tra loro le quattro donne giunte in paese per la definitiva, scioccante resa dei conti.

Stefano Pastor, Figli che odiano le madri (2013)

Fazi Editore, pagg. 606, euro 9,90